La connessione ad internet in banda larga prende la strada del mobile. A scapito del telefono, e del tradizionale collegamento fisso, il cosiddetto ADSL residenziale. È quanto emerge dall’ultimo rapporto dell’Osservatorio trimestrale sulle telecomunicazioni a cura dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni. Gli accessi diretti alla rete fissa sono calati di circa 400mila unità. Le linee mobili attive, invece, sono cresciute di 1,7 milioni, grazie soprattutto alle sim utilizzate per il traffico dati. Numeri incontrovertibili, che descrivono una progressiva migrazione.
Mercato trainato da Wind, i concorrenti rincorrono
La tipologia di connessione mobile si realizza soprattutto attraverso una sim card prepagata ed è sempre più diffusa tra la clientela affari. Nel settore Web in mobilità è Wind a crescere maggiormente, con un +1%, seguito da Telecom Italia Mobile (+0,5%) e da Vodafone, in calo dell‘1,3% rispetto allo scorso anno. In aumento anche il numero di sms, dall’alto degli oltre 66miliardi di messaggi inviati dall’inizio del 2011. Alla voce “telefonia mobile: portabilità del numero”, si registra il raggiungimento di quota 34,7 milioni registrazioni (con un incremento notevole rispetto ai 27,2 milioni segnalati nello stesso trimestre del 2010).
Non si ferma l’ emorragia di Telecom nel residenziale
Parentesi Telecom Italia. Nonostante la leggera crescita nel settore mobile, l’operatore pubblico deve fare i conti con una vera e propria emorragia di utenze domestiche per i servizi di ADSL e telefonia fissa: l’ex monopolio nazionale ha perso circa 700 mila utenti e 300 mila di essi sono passati alla concorrenza. La compagnia mantiene comunque il primato, con una quota di mercato di oltre il 70%, ma Infostrada e Wind continuano a guadagnare terreno. Chiudiamo con una parentesi dedicata alla banda larga. Anche per il terzo trimestre del 2011 gli accessi hanno conservato il trend in crescita dell’annata, con un incremento di circa 300 mila utenze rispetto allo scorso anno: secondo il rapporto AGCom gli accessi con velocità pari o superiore a 2 Mbps fanno un salto di 6 punti percentuali, attestandosi ora all’86%.