Social Mission: far respirare serenità (Gianni Morandi Docet)

Tema di questi giorni è il fenomeno della fan page di Gianni Morandi, che sta creando veramente tantissimo interesse online. Questo ad esempio un interessante post dell’amico Giorgio Soffiato di Marketing Arena che da grande professionista ne fa un’analisi impeccabile.

Ma di cosa sto parlando?

Molto semplice: da qualche tempo Gianni Morandi ha dei numeri sulla propria fan page da far girare la testa. Senza advertising o promozioni, oggi la pagina è seguita da più di 1 milione di fan! Guarda questo post del 26 settembre: 36.000 like, più di 1600 condivisioni e oltre 2600 commenti.

gianni mrandi

Ma dove sta il segreto?

Gianni è sé stesso, Gianni è tornato all’essenza di Facebook e ha una Social Mission: raccontare la propria vita in maniera serena e semplice. I post sono tendenzialmente tutti sullo stesso stile: foto e piccolo racconto. Le foto lo ritraggono solo: Gianni che beve un’aranciata, Gianni a casa che beve il caffè, Gianni che fa qualcosa. Alle volte compare qualche VIP o qualche fan. Pubblica anche piccoli “clippini” come li chiama lui: video e mini-riprese amatoriali che coinvolgono. In ogni contributo, specifica correttamente anche chi ha scattato la foto, in genere è Anna, sua moglie. Traspare quindi unità in famiglia, felicità, giornate semplici e lui sorride sempre.

“Le persone sui social network, vogliono respirare serenità.”

Andando a leggere i post ti accorgi che la pagina era stata aperta nel 2009 e se sbirci i post ti renderai tu stesso conto della differenza tra i primi post, gestiti chiaramente da terzi con link a siti o promo e quelli di oggi. Certo, era una pagina seguita anche prima, ma con numeri e decisamente differenti. Perché? Perché se sono fan di Gianni Morandi, voglio vedere cosa fa, dove va, perché lo fa. La sua foto del giorno sorridente in una situazione casalinga diventa così una sorta di rito del benessere, il modo per poter coinvolgere i fan in quello che fa. Viceversa, i fan si sentono partecipi della sua vita perché lui li coinvolge come se fossero amici: se li incontra si fa fotografare e spesso pubblica foto anche con loro. Gianni Morandi risponde, dialoga “è lui che scrive” e che ha trovato un equilibrio: 1 foto, 1 testo.

Ma cosa abbiamo imparato sulla comunicazione positiva?

Tutte le chiacchiere sulla frequenza e le strategie stanno a zero! No scoop, no volgarità, no attacchi. Gianni piace e usa i social come piace a me. Usa i social e tramite i social arriva a comunicare a diverse generazioni: le figlie mandano saluti da parte delle mamme, lui risponde. Prova a farti un tour e leggi qualche commento. Molti lo ringraziano per questa serenità e se c’è qualcuno che lo critica come se fosse il miglior community manager del mondo, risponde in maniera serafica e con garbo. Tutto è fantasticamente sereno e piacevole, ma non finto e stucchevole.

Gianni è riuscito a innescare una catena alla quale tutti i Social Media Manager ambiscono ai quali tentano di arrivare con meccanismi spesso “cervellotici”:

  • Comunico me stesso (tu o il tuo brand)
  • Coinvolgo
  • Fidelizzo (vi sembra poco?)

Non sono una fan di Gianni Morandi, ma devo dire che da quando ho scoperto la sua pagina, mi trasmette serenità l’andare a vedere il suo sorriso quotidiano, quasi fosse una certezza che ti fa cominciare o proseguire meglio la giornata. Quanto ci fa bene la tranquillità? E quanto evenidentemente le persone la cercano? Quanto siamo stanchi di pagine e comunicazioni volgari, aggressive e solo commerciali? Gianni ha risposto a questo bisogno, ha dato una risposta concreta al pubblico e ha trovato la sua strada. Non ci resta che riflettere seriamente e per farlo riprendo la domanda che pone Giorgio Soffiato nel suo post “quante pagine aziendali dovrebbero chiudere?”.

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