Molto spesso, quando si crea un sito, si cerca di ottimizzarlo per migliorarne il posizionamento sui motori di ricerca e per creare conversioni proficue al proprio business. Ancor più spesso però, pur conoscendo la SEO e mettendoci molto impegno, i risultati non portano ad alcuna conclusione.
In parole povere il sito è visitato, ma non crea conversioni. L’utente legge ma non agisce ovvero, nel caso di un ecommerce, non compra. Il fatto sembra piuttosto strano dato che le keyword ottimizzate sulle pagine del sito sono state selezionate tramite tool appositi come Ubersuggest, o “Pianificazione delle parole chiave” di Google AdWords e sono top del settore in cui si opera. Qual è stato allora l’errore?
Errori nella scelta delle keyword
Spesso si pecca in vanità, sono proprio le vanity keywords ad essere le meno redditizie. Se si è agli albori con il proprio sito, o comunque non si ha ancora un brand molto forte sul mercato, perché creare una parola chiave che porti nome e cognome? Essa è sicuramente poco utile in termini di conversione, e non fa certo molto presa sull’utente: la si potrà usare quando il marchio sarà ben conosciuto, non solo ai parenti prossimi!
Per quanto riguarda le parole chiave top nel settore in cui si opera, spesso sono piuttosto sfruttate e non portano grandi risultati. Ci sono inoltre keyword che non portano veramente a nessun risultato, forse perché chi le cerca maggiormente, non è interessato ad acquistare alcun che sul web ma solo a “farsi un’idea”.
Come scegliere le keyword giuste
Qual’è dunque, la strada per il successo, quando si sceglie una parola chiave? Molto spesso la local SEO risulta la più efficace. Questo metodo, ovvero la creazione di una parola chiave legata alla geolocalizzazione, può portare diversi benefici non solo per chi possiede un sito “vetrina”. Pensate solo a quanto potere ha il termine “Made in Italy” associato non solo al cibo e ai vestiti. E se un giorno dovesse aprire una filiale fisica sul territorio, sapere che ce n’è una vicina, può sempre far comodo!
Un altro buon metodo per scegliere le keyword migliori per il proprio business è quello di creare una ricerca AdWords con le keyword verticali. Vedere quali sono le più cliccate dagli utenti, può aiutare a produrre contenuti in merito. Non solo gli #hashtag su twitter e facebook, ma anche veri e propri contenuti utili all’utente. Perché, come abbiamo più volte specificato su questo blog, un content che aiuti un potenziale cliente è decisamente più efficace di molti altri “stratagemmi”. Non siete d’accordo anche voi?