Si può promuovere un’azienda su Google Plus?

Promuovere un’azienda su Google Plus non solo è possibile, ma è anche consigliabile. Al di là del fatto che il social network ideato da Mountain View non abbia riscontrato il successo sperato, infatti, esso può essere sfruttato per aumentare la propria visibilità.

Qualsiasi azienda che abbia intenzione di farsi conoscere nel mare magnum della rete dovrebbe prendere in considerazione tutti gli strumenti di cui potrebbe disporre e beneficiare: e, tra questi, c’è anche Google Plus. Chiaramente, i numeri sono molto più bassi rispetto a quelli di Facebook, di Instagram o di Twitter, ma questa non è una buona ragione – o comunque non è una ragione sufficiente – per trascurare questo social.

Ma come si può sfruttare in modo redditizio questo canale? La principale freccia al proprio arco è quella rappresentata dalle pagine business, ma in realtà sono tante le opzioni a disposizione per le interazioni con i clienti, per la promozione di servizi o per la ricerca di nuovi partner commerciali, oltre che per la ricezione di suggerimenti e feedback di vario genere.

La realizzazione di una pagina aziendale su Google Plus presuppone l’esistenza di un profilo personale tramite cui la pagina business potrà essere gestita e personalizzata, con l’inserimento di una descrizione dell’attività, delle informazioni di contatto e dei link di riferimento. Non va dimenticato, poi, che le pagine di Google Plus compaiono tra i risultati delle ricerche di Google: insomma, è come lavorare sulla SEO senza avere nulla a che fare con la SEO.

In una pagina business si ha l’opportunità di condividere informazioni di vario genere, dagli articoli ai video, passando per le foto, allo scopo di coinvolgere il target a cui si fa riferimento. Gli eventi e gli hangout sono armi importanti e, soprattutto, caratterizzate da notevoli potenzialità, sia in termini di coinvolgimento degli utenti, sia in termini di aumento della visibilità.

Per quel che riguarda gli hangout, si tratta di conversazioni attive tra gli utenti, grazie alle quali chi vi prende parte può condividere contenuti o effettuare video chiamate. Nel corso di un hangout, quindi, si possono stabilire contatti con partner vecchi e nuovi, per esempio offrendo assistenza e supporto o presentando prodotti e servizi inediti in anteprima. Gli eventi, invece, sono simili a quelli di Facebook: vi si può ricorrere, quindi, per catalizzare l’attenzione su novità specifiche o qualsiasi altro elemento.

Ma come si possono aumentare le interazioni su Google Plus e, di conseguenza, come si fa a ottenere il massimo engagement possibile? Il segreto sta nel proporre contenuti in grado di mettersi in risalto e che siano visibili. Bastano trucchi molto semplici per riuscirci, a cominciare dalla formattazione del testo. Nel momento in cui ci si approccia ai clienti, poi, è necessario proporsi come persone reali, anche se si sta promuovendo un brand. Non è un errore, ma è anzi raccomandato, fare in modo che le persone che lavorano in un’azienda possano emergere: il che vuol dire costruire delle relazioni e dare vita a dei rapporti con gli utenti.

Un altro suggerimento è quello che prevede di agevolare le opinioni e le espressioni dei follower, così che si possano sentire presi in considerazione e sappiano di essere importanti. La partecipazione deve essere incoraggiata sempre e comunque, con l’obiettivo di avere a che fare con una community attiva che non si limiti a ricevere dei contenuti ma contribuisca a crearne e a diffonderne a propria volta. Solo così le condivisioni possono aumentare e avere un senso.

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