Problemi di spam: l’Italia sul podio mondiale

Sembra incredibile, ma da una ricerca effettuata nei mesi finali del 2013 risulta che la nostra penisola sia la terza produttrice di spam al mondo dietro solo a USA e Bielorussia e a parimerito con l’India. Ma com’è possibile che tutto questo traffico inutile sia generato proprio nel nostro paese (viste anche le pessime infrastrutture)?

La risposta è data dal fatto che lo spam negli anni si è evoluto. Al giorno d’oggi non si genera più spam utilizzando server che inviano un numero incredibile di email, ma si sfruttano i singoli PC degli utenti, infettati da malware, per veicolare traffico dannoso e inutile. Questo significa che in Italia si fa poca attenzione alla sicurezza dei propri computer trascurando gli aggiornamenti dei sistemi operativi e non utilizzando o utilizzando in maniera inappropriata antivirus e firewall.

C’è però una classifica che vede gli italiani in posizione migliore: i numeri in rapporto alla popolazione sono più incoraggianti. Per quanto riguarda l’invio di spam pro-capite infatti ci posizioniamo al 14esimo posto: se in Bielorussia un computer ha l’11,1% di possibilità in più di inviare spam nel mondo rispetto ad un equivalente USA, in Italia quella percentuale è solo dell’1,65%.

Nonostante lo spam sia prevalentemente associato ai messaggi fastidiosi ricevuti nelle caselle email, bisogna sicuramente ampliare la propria visione e rendersi conto che lo spam è composto anche da milioni di pagine web il cui unico fine è sovvertire l’ordinamento dei motori di ricerca e/o reindirizzare gli utenti verso pagine pubblicitarie, dannose, ecc.

Ovviamente i motori di ricerca pongono rimedio a questo partendo da una categorizzazione delle pagine di spam: reindirizzamenti non ammessi, testi nascosti, provider DNS dinamici, contenuti inconsistenti ed altro ancora. Se pensiamo a Google per esempio, oltre ad una verifica automatica effettuata con sofisticati algoritmi, i ragazzi di Mountain View effettuano verifiche manuali per tutti i siti in dubbio, per evitare che quelli dannosi vadano a compromettere i risultati delle ricerche degli utenti, e si mettono in contatto con i webmaster per risolvere i problemi di spam sui loro siti.

Se volete farvi un’idea di tutto quello che Google fa riguardo alla lotta allo spam (identificazione, analisi, notifica) insieme ad un’esauriente descrizione delle tipologie di spam che potete trovare navigando in rete, vi rimandiamo a questo ottimo articolo.

Voi proteggete adeguatamente i vostri computer? E i vostri siti?

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