Pinterest per il business (e per i privati) è per l’Italia ancora un mondo da scoprire, ma suggerirei agli addetti ai lavori di velocizzare l’esplorazione, valutare i pro e i contro della piattaforma ed iniziare a proporlo nelle nostre strategie di web marketing.
I pregi di questo strumento sono senza dubbio: facilità di utilizzo, immediatezza nella visualizzazione del contenuto, semplicità nella gestione del profilo e forte appeal dato dalle immagini.
Un dato che dovrebbe farci riflettere? La sua crescita di utenti attivi nel 2014 è stata del 97% contro il 39% di Linkedin, l’8% di Twitter, il 7% di Google Plus e il -8% di Facebook (fonte: Global Web Index).
Di fronte ai clienti, però è ancora difficile promuoverlo e soprattutto riuscire a convincerli ad investire su questo social. I numeri però dovrebbero invogliare: in Italia si parla di 500.000 utenze e se dovessimo applicare la percentuale di crescita del 2014 (dati su scala mondiale) rapportandola al Belpaese, arriveremo alla fine del 2015 con 1 milione di utenze. Il gioco potrebbe valere la candela. Se poi i vostri clienti hanno affari con il mondo anglosassone abbiate il coraggio di “costringerli” ad investire qui.
Certo, non lo proporrei per ogni business. Pinterest è femmina, i dati degli ultimi anni lo confermano: siamo attorno al 90% di donne che pinnano. È utilizzato soprattutto da un pubblico adulto, il 50% risulta avere tra i 25 e i 44 anni e secondo RJMetrics (dati di maggio 2014) il 50% dell’utenza femminile ha tra i 35 e i 54 anni.
Ultimo dato importante per una prima analisi su “quando utilizzare Pinterest” è il settore d’interesse: stravince il food&beverage e a seguire fai da te e home decor.
Utilizzo di Pinterest per promuovere il proprio business
Esempio n.1
Cliente: ecommerce che vende decorazioni per torte e dolci, dai pirottini per muffin, cupcake e dolcetti di varia natura fino alle decorazioni per il cake design.
Allestiamo il profilo di Pinterest per aumentare le vendite online e descriviamo ogni bacheca:
- categoria nella quale inserire i pin più belli degli utenti che abbiano utilizzato uno dei prodotti in vendita, esempio la pasta di zucchero;
- i dolci preparati nelle festività, sempre scegliendo tra le foto pinnate;
- concorso “sii dolce con noi” in cui gli utenti preparano la loro specialità, la fotografano e la inviano per vincere un corso online di “cucina veloce”;
- promozioni della settimana con link diretto alla pagina di dettaglio.
Ovviamente, avendo forte componente SEO, ogni contenuto dovrà essere scritto attraverso l’utilizzo di keywords e hashtag, senza strafare.
Dite che non servirà? Non è attraente l’immagine qui sotto? Le immagini non facilitano la comprensione dell’argomento? E soprattutto il fatto che i partecipanti al vostro successo siano gli stessi utenti che potrebbero comprare nel vostro shop non vi alletta?
Esempio n.2
Cliente: ristorante a Roma, in centro a Trastevere, il nostro cliente ha puntato tutto sul proprio menù ricercato e sull’arredamento, il target è alto. Puntiamo tutto sull’inglese, il mondo anglosassone è qui e Roma è una città aperta alle visite transoceaniche.
Il profilo potrebbe avere le seguenti bacheche:
- piatto del giorno, in cui inserire parte della ricetta e link alla notizia del blog in cui lo chef racconta come prepararlo;
- immagini di Roma più significative che richiamino il quartiere che ci ospita;
- foto dei clienti che ci sono venuti a trovare e che hanno rilasciato un commenti (senza dimenticare l’informativa sulla privacy);
- allestimenti del ristorante a seconda delle festività o delle feste private organizzate.
Vi ho convinto? Ci raccontate come avete utilizzato Pinterest per il vostro business finora e se ne siete soddisfatti?