Nella guerra dei social network ci sono dei chiari vincitori. Così, se Facebook è sinonimo di svago, il business social network per eccellenza non può che essere LinkedIn.
Con i suoi 65 milioni di iscritti in tutto il mondo, il sito è di gran lunga il favorito del suo genere, ben al comando rispetto al tedesco Xing (che qualche tempo fa acquisì Neurona) o al francese Viadeo.
Uno dei motivi va cercato nella costante sforzo da parte di LinkedIn di offrire nuove funzionalità e migliorare l’esperienza dell’utente, senza mai rinnegare la propria vocazione di community verticale: per le chiacchere si va altrove. Oltre ai frequenti aggiornamenti del layout della dashboard, in passato integrazioni importanti riguardavano la possibilità di impreziosire il proprio profilo con presentazioni di Slideshare e file di Boxnet. Lo scorso novembre il “matrimonio” con Twitter per consentire l’aggiornamento dello status direttamente dalla più famosa piattaforma di microblogging.
Da poche settimane finalmente LinkedIn parla italiano, e proprio Facebook ci ha mostrato quanto sia importante l’adattamento locale della pagina per sostenere la crescita del numero degli utenti nel tempo. Altra novità degna di nota è un servizio di URL shortening proprietario: lnkd.in e le sue interessanti feature.
Se qualche anno fa ritenevo che potesse essere utile presidiare il numero più alto possibile di business social network, per massimizzare le possibilità di essere trovati, oggi preferisco concentrare gli sforzi (aggiornamento profilo, partecipazione alla community) solo su LinkedIn.
Del quale non posso che parlare bene: il mio attuale lavoro l’ho trovato grazie a lui!
Questo non significa trascurare i forum di riferimento per la vostra professione o stanze particolari come Lavoratori del Web su FriendFeed.