Ad una domanda apparentemente semplice come “Rosa, ma cos’è Pinterest?“, potrei rispondere precisa, pulita e accademica con definizioni consultabili in miriadi di post. Ecco quella degli amici di Pinterestitaly (blog che consiglio):
Pinterest è un social network dedicato alla condivisione di immagini e il suo nome deriva del verbo to pin (appendere) e dal sostantivo interest (interesse). Le boards (bacheche) costituiscono l’idea centrale del social network: funzionano da raccoglitori pubblici, quindi visibili a tutti, d’immagini tematiche, condivise dalla rete o generate dagli utenti, che permettono la connessione tra persone aventi gli stessi gusti e interessi.
Il “pin it” permette la condivisione delle immagini più interessanti trovate nella rete direttamente sulle proprie board tematiche.
Ma questa risposta, seppur completa e corretta non mi soddisfa. Non mi serve spiegare come si usa perché sarà uno step successivo. La mia funzione è quella di convincere, affascinare, incuriosire, comunicare cosa rende questo spazio virtuale un concreto arricchimento personale. Se poi chi ti pone la domanda è un’azienda diventa un dovere professionale trasferire nozioni sulla reale essenza di Pinterest perché solo in questo modo, strategie di comunicazione e di business ne potrebbero concretamente trarre vantaggio.
Mi ritrovo a ragionare, così come sempre mi piace fare, proprio su quest’ultima frase: qual è la reale essenza di Pinterest? Cosa lo rende così particolarmente affascinante? Su quale leva si pone la forza di questo Social? Ci penso, elaboro e ordino le idee in punti.
1. La sindrome da “bacheca” è un istinto inconscio che ognuno di noi possiede
Ordinare, fare liste, raggruppare è da sempre una necessità umana. Che sia fatto per passione, per fare spazio o per semplice mania di collezionare, per aiutarci a ragionare o sviluppare un pensiero (come durante i briefing di lavoro) ognuno di noi ha sicuramente sperimentato la gestione, l’organizzazione di una propria bacheca, di un proprio spazio di una propria lista. Mettere ordine diventa così un’azione fisica e mentale, permette di lavorare sull’istinto umano utilizzando leve inconsce in modo positivo.
2. Le immagini parlano più di mille parole.
Non è una novità? Eppure tutto nasce da questo semplice concetto.
Su Pinterest io posso pubblicare, “rubare”, condividere, consigliare, commentare e soprattutto collezionare immagini organizzando tutto come più mi piace.
3. Palesare il proprio “io digitale” favorisce l’integrazione tra reale e virtuale.
Creare un proprio spazio virtuale, un account, cartelle con immagini che racchiudono i propri interessi i propri attimi di vita, aprire in sintesi un proprio “io digitale” è un’azione che sviluppa una continua integrazione tra il mondo reale e quello virtuale. Il nostro io personale è esposto a tutti perché condiviso da noi direttamente ed è condivisibile dagli altri utenti. Ad esempio: la foto di un paio di scarpe, istante reale ma fugace rubato di fronte ad una vetrina e subito pubblicata, potrà subito diventare interesse virtuale per chiunque apprezzerà quell’immagine ed esprimerà il proprio apprezzamento. Viceversa la foto di un paio di scarpe che virtualmente attira la mia attenzione, potrà “parlarmi” dell’artigiano o dello stilista che le ha realizzate indicandomi un sito sul quale recuperare informazioni ulteriori.
4. Le immagini creano emozioni, le emozioni ti portano ad agire
Non basta creare tecnicamente un social network. Per favorire il coinvolgimento che è il vero segreto del successo di un social, è necessario progettare un meccanismo valido tramite il quale poter condividere non solo il proprio sapere, ma anche emozioni e sentimenti. Soffermatevi a pensare: provare un’emozione, positiva o negativa, ci porta necessariamente a un’azione è una sensazione che definirei attiva. La pura razionalità ci porta invece ai ragionamenti e a trarre solo conclusioni, è quindi una sensazione passiva. Pinterest favorisce emozioni, parla di passioni che necessariamente si tramutano in azioni: l’azione di prendere quella foto e portarla sulla mia bacheca, l’azione di voler interagire con un altro utente dichiarando il nostro “like”, l’azione di voler pubblicamente dichiarare quali sono i miei interessi, l’azione di voler interagire con un altro utente…
5. Collezionare è il meccanismo valido di Pinterest
Nel 2005, quando ancora l’avanzata dei social network non era nemmeno immaginabile, una ricerca di Ipsos con Ebay sulle abitudini dei collezionisti, aveva rilevato alcuni risvolti psicologici molto interessanti. Cercare immagini, classificarle, attiva una serie di processi mentali, oltre che l’ottimizzazione delle proprie capacità di giudizio e decisione. Più la raccolta diventa ricca più è necessario definire strategie sempre più raffinate che allenano le proprie abilità organizzative. Ecco quindi svelato quello che personalmente considero il vero meccanismo valido di Pinterest ovvero l’aver favorito l’aspetto psicologico e inconscio del collezionatore che si trova in ognuno di noi. Collezionare, favorisce l’attenzione su un tema, concentra l’attività del cervello, affina capacità associative e d’intuito, sviluppa sentimenti di protezione e di autostima. Nel momento in cui ricevo conferma che qualcuno trova interessante la mia piccola collezione tanto da seguirla e commentarla, ricevo un rinforzo positivo che stimola a proseguire e migliorare.
6. Rimbalzare e coinvolgere
In Pinterest l’immagine pubblicata da un utente è potenzialmente visibile a chiunque e chiunque è libero di seguire la bacheca di un utente. Non esiste rapporto 1:1 come in Facebook: è possibile seguire un utente senza che l’azione sia ricambiata. La funzione Pin-it permette di importare immagini da altri siti che trasportano in modo automatico, i dati di origine e link di riferimento: ogni volta che selezionerò quella determinata foto si aprirà la pagina web associata. Nella descrizione di una foto è inoltre possibile inserire link e hashtag che mi permettono di integrare la comunicazione con altri social. L’effetto è quindi un rimbalzo continuo di pin che, strategicamente strutturati diventano una preziosa fonte di contatti in continuo divenire.
7. Con-dividere, dividere-con per unire e creare valore
Un meccanismo valido va favorito: Pinterest l’ha capito. Un utente può infatti creare una bacheca condivisa invitando altri utenti a partecipare attivamente al fine di unire in un unico punto le stesse passioni e interessi. Più dividi-con, più il valore della board è moltiplicato.
Concludendo…
Ma detto tutto questo, torniamo alla domanda iniziale: “Rosa, ma cos’è Pinterest?”
Ecco, io vi rispondo così.
Pinterest è un Social Network che assomiglia a una grande bacheca virtuale senza limiti di spazio. Immagina di appendere in modo ordinato le foto che più ti piacciono, che raccontano i tuoi interessi e le tue passioni. L’aspetto divertente è che puoi “attaccare” immagini che hai curiosato e poi “rubato” da altre bacheche o da altri siti: quelle che vuoi, quante ne vuoi, quando vuoi! È molto probabile che inizierai ad apprezzare ciò che altri utenti pubblicano, scrivendo commenti e esprimendo “like” (così come in facebook usavi “Mi piace”). Hai iniziato ad agire: sarai ben presto seguito da utenti e viceversa, inizierai a seguire chi pubblica immagini che ti emozionano, che ti piacciono, ti appassionano e magari sono simili alle tue. Potrai informarti, conoscere, ispirarti, fantasticare e stupirti divertito in un mondo di colori. Capirai che il presupposto per avere una relazione con un altro utente su Pinterest è semplicemente la passione per un particolare tema, contenuto, oggetto, colore: non serve conoscerlo a priori nel mondo reale. Ti sentirai preso da una forza inconscia che ti porterà a voler collezionare, organizzare, sistemare, rinominare le tue cartelle… è normale! È l’effetto Pinterest, lo proviamo tutti. Ti sentirai felice e soddisfatto quando qualcuno vorrà seguire una tua bacheca perché ha intuito che dietro a quelle immagini ci sei tu, che sei reale. Questo slancio ti porterà a voler condividere sempre più le tue piccole e preziose collezioni unendole ad altre creando bacheche condivise. Potrai anche comunicare ai tuoi amici che ti seguono su altri social network, cosa stai combinando invitandoli a seguire i tuoi passi. Non ci sono controindicazioni, ma per esperienza ti potrebbe capitare di essere talmente affascinato da questo mondo, da volerlo far diventare anche il tuo lavoro… ma questa è un’altra storia 🙂
Caro amico, ti auguro un ottimo #futurosemplice pieno d’immagini e passioni colorate e spero di averti incuriosito… lo capirò se ti vedrò sulla mia bacheca!
Rosa