IBM: l’intelligenza artificiale di Watson

Il super computer Watson è ormai conosciuto non solo dagli esperti del settore, dato che tre anni fa venne persino impiegato in un game show statunitense, “Jeopardy!”. Watson all’epoca sconfisse due concorrenti umani sfidandoli a colpi di cultura generale.

L’intelligenza artificiale non è però sempre vista con occhio benevolo dalla massa: spesso si ha paura che un giorno un computer molto evoluto possa sostituire l’uomo. È per questo che IBM, creatrice di Watson, ci tiene a mettere in chiaro quali siano le attività principali che questa intelligenza artificiale è in grado di compiere.

Watson ha la possibilità di gestire grandi quantità di dati e di “prenderne atto”. Tuttavia il vero obbiettivo di IBM è quello di creare, attraverso l’uso di questa intelligenza artificiale, una grande piattaforma in ambito cloud in modo che gli sviluppatori possano creare a loro volta delle app dedicate alla gestione di big data. Tutto questo dovrebbe servire in futuro alle piccole medie imprese che spesso trovano difficile reperire e gestire grandi quantità di dati.

IBM vorrebbe rendere Watson vendibile sul mercato nel 2017: questo ha portato la grande azienda a collaborare con almeno 700 imprese e startup, stanziando 100 milioni di dollari per supportarle. Vi sono state intanto, diverse dimostrazioni delle “abilità” che il super computer può vantare, tuttavia vi sono diverse ipotesi sugli usi a cui potrebbe essere adibito. In campo sanitario, ad esempio, potrebbe fornire al medico moltissimi dati reperibili non solo sui libri. Se gli venisse posta una domanda in fase di diagnosi, potrebbe infatti risultare un prezioso alleato per il medico. Un’altra buona opportunità di impiego sarebbe sicuramente il customer care: alla domanda di un utente, potrebbe fornire dati e soprattutto risposte competenti.

Insomma, qualunque sia l’opinione in merito all’intelligenza artificiale, trovo che sarebbe comodo poter contare su una strumentazione come Watson e personalmente spero di riuscire a vederlo all’opera al più presto!

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