Con il post di oggi si conclude la guida che raccoglie le best practice relative alla lead generation ovvero a tutte quelle strategie che portano ad un incremento del numero di utenti nelle proprie mailing list.
Riepilogo della guida alla lead generation
Nel corso delle ultime settimane abbiamo visto come l’usabilità di un sito web sia essenziale per ottenere contatti con nuovi utenti ma anche come sia fondamentale ottimizzare le landing page per massimizzare il risultato.
Ci siamo concentrati poi sul concetto di viralità e sull’importanza di dare agli utenti la possibilità di condividere ogni tipo di contenuto per assicurare maggiore visibilità.
Nella quarta puntata della guida abbiamo analizzato il contributo degli incentivi e delle diverse modalità di direct marketing. Negli ultimi due post invece abbiamo approfondito il possibile utilizzo di database esterni e la gestione della privacy.
Accorgimenti per una migliore lead generation
Per concludere vogliamo indicare qui di seguito alcune iniziative che ogni azienda dovrebbe intraprendere per “completare” la propria attività di lead generation.
Ringraziare sempre gli utenti che hanno scelto di iscriversi nei vostri database tramite thank you page dedicata. Buona prassi è confermare all’utente l’invio dei dati ed il loro inserimento nei database oltre agli eventuali passi successivi richiesti. La pagina può anche essere utilizzata per proporre nuove iniziative.
Per tranquillizzare gli utenti e conferire alla propria azienda serietà è consigliatissimo l’utilizzo del doppio opt-in (invio di una prima email tramite cui confermare l’iscrizione). Questa strategia è conveniente perché consente di costruire liste pulite e di qualità.
Un ottima maniera per cominciare il proprio rapporto con gli utenti è quella di inviare un’email di benvenuto per ringraziare l’utente che ha completato l’iscrizione e per confermare le modalità di sottoscrizione.
In ogni email è fondamentale dare visibilità ai link di disicrizione. Infatti cercare di nasconderli non porta alcun tipo di vantaggio. Se l’utente non li trova in modo semplice sarà più invogliato a categorizzare il messaggio come spam (con conseguente segnalazione ai provider) ed inoltre l’impossibilità di cancellarsi facilmente dalla mailing list potrebbe mutare il giudizio dell’utente nei confronti del marchio.
Infine è importante monitorare i bounce per mantenere pulite le proprie mailing list e per evitare invii inutili. Questo infatti potrebbe portare i provider a considerare la vostra attività come spamming con conseguente limitazione dell’efficacia delle campagne di email marketing.
Con questi ultimi consigli chiudiamo la guida sulla lead generation, continuate a leggere il nostro blog per news, guide e consigli sul mondo dell’IT!