Dopo aver parlato di direct marketing offline nella scorsa puntata della nostra guida sulle best practice per ottenere nuovi lead, oggi vogliamo approfondire l’argomento parlando di DEM e database esterni.
L’invio di DEM è una delle opzioni più utilizzate per la lead generation. Esistono però diverse tipologie di campagna e per questo è di fondamentale importanza avere ben chiari gli obiettivi da raggiungere e la tipologia di lead che si vuole ottenere.
Il consiglio è quello di utilizzare contemporaneamente diversi tipi di campagne in modo da poter confrontare i risultati e trovare la soluzione più adatta al proprio business.
Ovviamente quando si sceglie l’invio DEM verso database si parla implicitamente di database esterni in possesso di terzi. Ciò che imprescindibile è il consenso degli utenti (in materia di privacy e distribuzione di informazioni/contatti) che gli editori che forniscono i database devono obbligatoriamente aver richiesto ed ottenuto.
Ricordiamo che l’invio di messaggi di posta elettronica per cui non si ha il consenso è illegale oltre che negativo dal punto di vista della reputazione online del proprio sito.
Si distinguono principalmente 3 diverse campagne:
Costo Per Mille (CPM)
Con questa tipologia di campagna viene stabilito il prezzo per pacchetti di 1000 invii (in caso di DEM) oppure impression (in caso di banner).
Innanzitutto bisogna definire il target: sarà compito dell’editore selezionare liste di contatti in funzione delle caratteristiche richieste. Ovviamente più il target è definito (ovvero più i parametri di segmentazione sono chiari), migliori saranno i risultati della campagna.
Con questo tipo di campagna risulta fondamentale eseguire analisi non solo nell’immediato ma anche nel medio periodo. Gli utenti potrebbero non cliccare subito ma aver comunque recepito l’offerta proposta.
Costo Per Lead (CPL)
In questo caso il pagamento avviene solamente qualora l’utente compili in modo completo un form. Quindi il costo varia per il numero di lead ottenuti ed anche per la tipologia.
I fattori che influiscono maggiormente sulle campagne CPL (sia in termini di costi sia in termini di risultati) sono: il tipo di incentivo proposto all’utente, la semplicità del form e la chiarezza della call-to-action.
Cost Per Action/Acquisition (CPA)
Questo particolare tipo di campagna, in cui l’azienda paga il costo solo per gli utenti che hanno effettuato un acquisto dopo aver cliccato su un banner oppure su una DEM, è poco diffuso perché richiede un’investimento importante da parte dell’editore.
Per questo motivo le campagne CPA vengono avviate in caso di promozioni con prodotti di grandissimo interesse e con forti sconti oppure per brand molto noti.