Poco sicuri e non adeguati alla gestione delle ultime evoluzioni del web. Google ha deciso, dal prossimo primo agosto chiuderà la porta ai browser più anziani: chi ancora utilizza Internet Explorer 7, Safari 3, Firefox 3.5 o predecessori è avvisato. O provvede ad aggiornarsi, oppure dalla fatidica data – come recita il comunicato pubblicato sul proprio blog dalla “big G” – non potrà più visualizzare al meglio Gmail, Google Calendar, Talk, Docs e Sites.
Milioni di internauti posti di fronte a un bivio
Non proprio una decisione da poco, se consideriamo che il 17% delle utenze mondiali ora dovrà dotarsi delle versioni più moderne di Chrome, IE, Safari e Firefox. Da sola, la volpe Mozilla, conta 12 milioni di fedelissimi rimasti ancora fermi all’edizione 3.5. Numeri simili riguardano gli internauti che ancora fanno uso di Explorer 6 – circa l’11% del totale – fenomeno diffuso in Occidente ma soprattutto nella nuove frontiere del continente asiatico, Cina, Corea del Sud e Taiwan
Questione discussa anche sui tavoli politici
La questione non è stata presa alla leggere, addirittura all’inizio dell’anno il presidente cinese Hu Jintao e il collega americano Barack Obama hanno affrontato ufficialmente la problematica, insieme al CEO di Microsoft Steve Ballmer. Tra le motivazioni, anche il fenomeno della pirateria, sempre più dlagante, soprattutto nei paesi “border-line”. Una decisione, quella di Mountain View, presa però anche per spingere gli utenti a concentrarsi su browser avanzati che supportino lo standard HTML5.