Quando parliamo di privacy, in particolar modo legata al web, ci sentiamo tutti un po’ in pericolo. Vuoi per il famoso scandalo “datagate” portato alla luce da Edward Snowden o vuoi per la naturale paura che qualcuno legga le nostre mail private, è difficile fidarsi completamente anche di chi ci fornisce il servizio di mailing stesso.
Google ha però tentato di aggirare l’ostacolo: se prima Gmail era criptata per quegli utenti che espressamente sceglievano tale opzione, ora lo è per tutti. Infatti, da circa una settimana, tale opzione è attivata automaticamente per qualsiasi casella di posta elettronica. Cosa cambia per l’utente? Alla vista quasi nulla, solo i più attenti noteranno il famoso https nell’indirizzo web. Tuttavia il capo della sicurezza di Google, Nicolas Lidzborski, ha spiegato sul suo blog cosa succede in realtà: è garantita la sicurezza dei dati scambiati tra il server dell’utente, Gmail e i centri dati di Google, in modo che nessuno possa leggere ciò che scriviamo.
L’attenzione del colosso di Mountain View non è però tanto recente. Lidzborski ha infatti confermato che l’azienda sta cercando di correre ai ripari dopo la scoperta (da parte appunto di Snowden) dell’intromissione della NSA (National Security Agency) statuinitense. Con il pretesto di proteggere i cittadini dagli attacchi terroristici, il governo USA, sembra aver “spiato” informazioni personali (come le email) a moltissimi americani. La società californiana ha in principio negato che questo fosse successo e ha affermato che non vi era stato alcun tipo di accesso da parte dell’NSA ai propri server. In seguito però sono emerse altre rivelazioni e pare che l’agenzia governativa non chiedesse certo consensi alle società coinvolte.
Questa tutela dei dati sensibili degli utenti (con le impostazioni relative alla privacy di Gmail) sembra essere apprezzata e anche Facebook e Yahoo hanno annunciato l’intensificazione dei controlli in merito. Anche se le nostre email non contengono chissà quali imbarazzanti segreti o importanti dati, fa sempre piacere sapere che ora è più difficile che vengano lette.