Gli obiettivi di marketing di Google AdWords sono una formidabile arma a disposizione di chi si occupa del web marketing di un’azienda o di un brand. Gli inserzionisti che scelgono di dare vita a campagne Google AdWords per la rete Display da qualche tempo possono contare, infatti, su una nuova impostazione che dà la possibilità di selezionare e di impostare gli obiettivi di marketing: essi vengono proposti in un elenco che è progettato e sviluppato al fine di soddisfare le necessità di qualsiasi genere di azienda, a prescindere dalle sue dimensioni.
Essi possono essere impiegati per guidare le azioni: è il caso, per esempio, di un albergo che tenta di persuadere i propri clienti a prenotare una stanza. Ma gli obietti di marketing consentono anche di costruire consapevolezza: è il caso, stavolta, di un produttore di telefoni cellulari che vuole promuovere un nuovo modello di smartphone. Infine, essi possono tornare utili anche per influenzare la considerazione: ed è il caso, quindi, di un’azienda che produce lavastoviglie che si propone lo scopo di stimolare i clienti a mettersi in cerca di un nuovo elettrodomestico, più performante di quello già presente in casa.
Insomma, costruire consapevolezza, influenzare considerazione e guidare azioni: sono questi gli obiettivi di marketing tra cui si può scegliere. Una volta individuato e selezionato quello che si vuole conseguire, l’inserzionista viene guidato anche nell’offerta da impostare sulle parole chiave e nella scelta del targeting. Poniamo il caso di un inserzionista che abbia selezionato l’obiettivo di costruire consapevolezza, magari per persuadere gli utenti a cliccare sulla pagina linkata nell’annuncio e a visualizzarla: ecco che AdWords fa vedere come si possono impostare le offerte per impression.
La versatilità è uno dei punti di forza di questa funzione, nel senso che in qualsiasi momento è possibile cambiare idea e decidere di modificare gli obiettivi stabiliti e impostati in precedenza; e, naturalmente, si ha anche l’opportunità di realizzare una campagna non impostando gli obiettivi.
Come viene spiegato sul blog ufficiale di AdWords in un post intitolato “An easier way to create Display campaigns”, oggi chi si occupa di marketing inizia una campagna con un obiettivo specifico: chi vende dei capi di abbigliamento può cercare di attirare l’attenzione sulle proposte del proprio store, chi gestisce una pizzeria può desiderare che gli utenti telefonino per prenotare un tavolo, chi produce delle bibite può voler essere sicuro che i consumatori siano consapevoli degli ultimi prodotti lanciati sul mercato, e così via.
Per questo motivo, AdWords ha lanciato questo nuovo modo di creare le campagne Display, gli obiettivi di marketing, con lo scopo di aiutare gli inserzionisti a optare per le impostazioni più adatte alle proprie necessità, in funzione dei traguardi di marketing che si desiderano raggiungere.
Ecco, quindi, che l’obiettivo di costruzione della consapevolezza (o awareness, che dir si voglia) può essere scelto nel momento in cui si vuole presentare un prodotto alla clientela, o quando si vuole espandere la propria attività in un nuovo ambito, o se si ha in mente di lanciare un nuovo servizio. L’obiettivo di influenza della considerazione, invece, è utile nelle circostanze in cui si vende un prodotto che deve essere distinto dai prodotti di inserzionisti simili. L’obiettivo di guida delle azioni, infine, entra in gioco quando si genera una conversione, quando si porta a termine una vendita, quando si vende un servizio già affermato o quando si vuole entrare in contatto con un cliente che ha già scaricato un whitepaper o che ha compilato un modulo di contatto.