Nuova puntata, la numero 4, della guida dei fattori SEO che Google prende in considerazione per creare le SERP (Search Engine Results Pages) per gli utenti. Scopriamo quanto valgono i backlink!
Fattori SEO a livello di backlink
- Linking Domain Age: i backlink relativi a domini attivi da diversi anni hanno un’influenza maggiore di domini di fresca registrazione.
- Numero di domini root linkati: i link relativi a domini root sono uno dei fattori maggiormente considerati da Google.
Approfondisci su moz.com. - Numero di link da IP con differente classe-C: i link in arrivo da indirizzi IP con diversa classe-C indicano una provenienza molto diversificata dei collegamenti.
- Numero di pagine linkate: il numero totale di pagine linkate (anche se all’interno dello stesso dominio) sono un fattore che influenza il ranking.
- Tag Alt (per link ad immagini): importante per i motori di ricerca, penalizzante se assente.
- Link da domini .edu o .org: molti esperti SEO ritengono che la presenza di link provenienti da pagine “istituzionali” potrebbe portare un vantaggio ad un portale.
- PageRank delle pagine linkate: il PR delle pagine collegate è un fattore estremamente importante per il ranking.
- Autorevolezza dei domini linkati: un dominio “autorevole” in rete può portare un grande vantaggio alle pagine ad esso collegate di un sito web.
- Link dai concorrenti: link da pagine inserite all’interno della stessa SERP per una keyword sono valutate molto positivamente.
- Condivisioni delle pagine linkate: il numero di condivisioni tramite social network di post su pagine linkate possono aiutare il ranking.
- Links da Bad Neighborhoods: link provenienti da siti identificati come “bad neighborhoods” influiscono negativamente sul ranking.
Approfondisci su searchenginewatch.com. - Guest Post: secondo il parere di molti esperti l’utilizzo dei guest post non è in realtà così redditizio come l’inserimento di un link all’interno della pagina.
- Link alla homepage di un sito: l’utilizzo di link alla homepage di un portale conferisce una grande importanza ad un sito web e ne accresce l’autorevolezza.
- Link Nofollow: uno dei fattori più discussi in ambito SEO. Le parole ufficiali di Google in questo senso sono state: “In generale, non ne teniamo conto”, il che potrebbe significare che lo fanno (almeno in alcuni casi).
- Link differenziati: la presenza di un grande numero di link provenienti da una singola fonte può essere deleterio. I link provenienti da molte fonti differenti sono invece valutati molto positivamente.
- Termini specifici nei link: l’utilizzo di parole come “sponsor”, “link partner” e simili riducono drasticamente il valore di un link.
- Link contestualizzati: i link all’interno del contenuto di una pagina sono molto più proficui di quelli inseriti in diverse aree della stessa pagina.
- Presenza eccessiva di redirect 301: l’utilizzo eccessivo di redirect 301 può ridurre notevolmente il ranking di un sito web.
- Backlink Anchor Text: il testo di un link è meno importante di quanto non lo fosse qualche anno fa, ma può essere ancora considerato dai motori di ricerca.
- Internal Link Anchor Text: il testo dei link interni è un altro fattore importante preso in considerazione da Google.
- Link Title Attribution: il titolo del link (quello che appare passando con il puntatore del mouse) è considerato poco, ma comunque vale la pena definirlo in modo attento.
- Paese di origine dei siti collegati: utilizzare link verso portali con TLD specifici (.de, .co.uk ecc.) aiuta a posizionarsi meglio per le SERP in quei paesi.
- Posizione dei link nel contenuto: l’inserimento di un link all’inizio di un contenuto avrà certamente più peso rispetto allo stesso link posizionato al termine del contenuto.
- Posizione dei link nella pagina: un link posizionato nel “riquadro principale” di una pagina avrà certamente più influenza rispetto ad un link inserito nel footer o nella sidebar.
- Link da domini affini: un link proveniente da un portale relativo allo stesso settore è certamente più remunerativo di un link relativo ad un sito totalmente differente.
- Rilevanza delle pagine linkate: stesso discorso dei domini relativamente alle pagine. Un link da una pagina che tratta lo stesso argomento influirà positivamente rispetto ad una pagina totalmente scollegata.
Approfondisci su wikipedia.org. - Text Around Link Sentiment: Google è in grado di capire se un link è inglobato in un discorso positivo o negativo. La presenza su altri portali di link all’interno di un post positivo dà certamente un aiuto nel posizionamento.
- Keyword nel titolo: Google valuta positivamente i link a pagine che contengono la keyword per cui una pagina è stata ottimizzata.
- Positive Link Velocity: la link velocity (rapidità con cui un sito guadagna collegamenti in ingresso) influenza il posizionamento.
- Negative Link Velocity: in caso di link velocity negativa il ranking ne risente perché questo fattore è considerato come una perdita di popolarità.
- Links da pagine “hub”: secondo Aaron Wall i link da pagine considerate accentratrici di risorse possono influire positivamente sul ranking.
Approfondisci su www.seobook.com. - Link da “authority site”: i link provenienti da siti considerati di alta qualità nel proprio campo influiscono decisamente di più rispetto a quelli provenienti sa siti “di nicchia”.
- Link a pagine di Wikipedia: alcuni esperti ritengono che l’inserimento di link verso Wikipedia possa conferire, in minima parte, autorevolezza.
- Co-Occurrences: le parole che circondando un link aiutano Google a capire di cosa tratta la pagina linkata.
- Longevità dei backlink: come confermato da un brevetto Google, i link più “vecchi” influenzano maggiormente il posizionamento rispetto a quelli più “nuovi”.
- Link da siti reali e da spam blog: a causa del proliferare dei blog Google distingue i siti “reali” da quelli “fake” (brand e interazione con gli utenti) e valuta in modo diverso i link relativi.
- Natural Link Profile: un sito con un link profile omogeneo si posizionerà meglio.
- Link reciproci: Google valuta negativamente l’eccessivo “scambio di link”.
- Link generati da utenti: Google è in grado di distinguere i link inseriti in una pagina dagli utenti rispetto a quelli dell’amministratore. La presenza di link da parte degli utenti è un fattore valutato in modo decisamente positivo.
- Link da 301: un link proveniente da redirect 301 ha meno importanza di un link diretto anche se la differenza non è così significativa.
- Schema.org Microformats: le pagine che supportano i microformati avranno un piccolo vantaggio rispetto a quelle che non lo supportano.
- DMOZ: diversi esperti ritengono che Google consideri positivamente l’inserimento di un portale nelle liste DMOZ.
- Yahoo! Directory: stesso discorso del punto precedente, in questo caso viene presa in considerazione la durata della presenza del sito nella Yahoo! Directory.
- Numero di link in uscita da una pagina: in questo caso è meglio non esagerare, qualche link in uscita va bene ma troppi potrebbero essere deleteri per il ranking.
- Link da profili su forum: visto i livelli di spam raggiunti Google penalizza i link provenienti da pagine profilo di forum.
- Lunghezza dei contenuti linkati: un link verso una pagina con un post di 800 parole è certamente più importante di un link verso piccoli paragrafi di poche parole.
- Qualità dei contenuti linkati: una pagina linkata scritta correttamente e con contenuti multimediali influenzerà positivamente il posizionamento rispetto a una pagina con contenuti grammaticalmente errati e senza elementi multimediali.
- Sitewide Links: secondo Matt Cutts i sitewide link (link presenti in ogni pagina di un sito) sono considerati come un singolo link.
Approfondisci sul canale youtube.com di Matt Cutts.