Il compito di rinnovare un sito aziendale può essere molto impegnativo e merita di essere progettato in anticipo e studiato con la massima attenzione, soprattutto per adeguarlo ai risultati che si desidera ottenere. Per questo motivo può essere utile tenere presente i principali errori che dovrebbero essere evitati: sbagli o dimenticanze che potrebbero rivelarsi pericolosi.
Il primo errore è, per esempio, quello di non tenere in debita considerazione la concorrenza: conoscere i “rivali”, cioè le altre aziende che operano nello stesso settore di mercato e di conseguenza i loro siti, è fondamentale sia per ricavarne suggerimenti e spunti, sia per trarne ispirazione, sia – dall’altro lato – per evitare copiature o clonazioni poco eleganti o poco efficaci. Non bisogna avere paura, comunque, di guardare a chi compare nelle prime posizioni dei risultati di ricerca per le specifiche parole chiave su cui si vuole agire: imparare da chi ha lavorato bene non è certo un reato!
Un altro sbaglio è quello di trascurare i contenuti testuali: dalla grammatica alla punteggiatura, trovare dei refusi o dei veri e propri errori in articoli di blog, didascalie di foto, titoli o testi di altro tipo dà agli utenti un’impressione ben poco piacevole, di sciatteria e scarsa cura. Insomma, se è vero che la parte grafica ha un ruolo di primo piano, è altrettanto vero che non si può fare a meno di guardare ai testi, controllandoli in ogni particolare.
Ovviamente, non occorre badare solo al rispetto delle norme grammaticali, ma anche essere in grado di intrigare e interessare il lettore attraverso la parola scritta, producendo contenuti interessanti ed effettivamente utili, capaci di fornire informazioni. Non c’è niente di peggio, sul web, di giri di parole o parafrasi per “allungare il brodo”.
Tra gli altri errori da evitare quando si rinnova un sito, c’è quello di chi basa ogni scelta sui propri gusti, senza chiedere consigli o consulenze esterne. Questo è quanto di più sbagliato si possa fare, perché altre menti e altri occhi contribuiscono a fornire dei nuovi punti di vista e delle prospettive differenti rispetto a quelle che si assumono di solito: ciò non vuol dire essere costretti a mettere in pratica i suggerimenti altrui, ma semplicemente ascoltare per avere molteplici visioni e, per così dire, tante sensibilità diverse da prendere come riferimento.
Proseguendo nella rassegna dei comportamenti da cui è bene stare alla larga, non si può non citare la superficialità: questo è, per esempio, l’atteggiamento di chi intende creare un sito web per la propria società o per il proprio brand non perché sia realmente convinto della sua utilità ma perché, più semplicemente, ce l’hanno tutti. In realtà, adottare un approccio di questo tipo non solo è inutile, ma è perfino dannoso, in quanto comporta uno spreco di risorse, sia umane che economiche, senza che si abbiano ben chiare le esigenze da soddisfare. La presenza su internet è un biglietto da visita, il primo punto di contatto tra un’azienda e il suo potenziale cliente: tra un brutto sito e nessun sito, è sempre meglio preferire la seconda opzione.
Infine, l’ultimo errore da evitare è quello di sottovalutare le potenzialità, le capacità, i meriti e i benefici della SEO. Ma, soprattutto, pensare che basti ripetere della parole chiave distribuendole nel testo per raggiungere gli obiettivi che ci si prefigge. Sbagliato: tra metatag description, metatag title, descrizioni e molti altri elementi, si tratta di un vero e proprio universo che può essere affidato solo a professionisti del settore.