Abbiamo parlato di come si scrive un contenuto e di quanto sia importante la distribuzione. Oggi vorrei rivolgermi a chi i contenuti non li scrive, ma li cura, ovvero chi si occupa di content curation raccogliendo informazioni.
Una volta che abbiamo selezionato i contenuti che ci interessano inizia il processo di condivisione che, ovviamente, non deve essere di “copia-incolla”. Sì, lo so che si tratta di una cosa scontata, ma è sempre bene mettere i puntini sulle i e non lasciare nulla al caso, per questo si chiama content curation: perché i contenuti vanno selezionati e contestualizzati per il pubblico specifico al quale ci stiamo rivolgendo.
L’obiettivo della content curation, infatti, non è esprimere se stessi, ma rispondere ad un’esigenza del pubblico e per fare bene questo lavoro non è necessario scrivere enormi quantità di articoli, ma selezionare ed editare cose già scritte da altri.
Ecco un piccolo vademecum del perfetto curatore di contenuti:
- Individuare con chiarezza la tematica oggetto della vostra ricerca
Ovvero capire esattamente di cosa volete parlare ed in che termini. Facciamo un esempio: la vostra agenzia di comunicazione vi ha chiesto di seguire un blog di cultura per un cliente. Prima di iniziare con una ricerca che, visto l’argomento, si rivelerà sicuramente immensa e frustrante, il mio consiglio è quello di definire il più precisamente possibile con il cliente il tono, gli argomenti, le modalità di editing e il mood generale del blog. Questo serve sia a dare un’identità precisa al blog, ma anche a snellire e rendere più precisa la vostra ricerca. - Individuare le fonti valide tramite una ricerca accurata
Non tutte le fonti che trovate sul web sono affidabili, ma immagino che questo lo saprete già. Il mio consiglio è quindi quello di selezionare attentissimamente ogni fonte dalla quale estrapolate i contenuti, nonostante sia un lavoro lungo e complicato sappiate che ne vale assolutamente la pena. Torniamo al nostro blog di cultura: va bene seguire il sito del ministero dei beni culturali, un po’ meno estrapolare articoli da blog di sedicenti critici d’arte senza nessuna competenza specifica. - Leggere, valutare e selezionare il materiale in base agli interessi del pubblico
I lettori del vostro blog sono appassionati di arte rinascimentale: ecco, allora non è il caso di condividere articoli di arte contemporanea. Lo so che è scontato e che mi ripeto, ma ascoltare gli interessi del vostro pubblico di riferimento è fondamentale: potete selezionate gli articoli più belli, interessanti ed utili del mondo, ma se non interessano al vostro target di riferimento avete buttato via il vostro tempo. - Personalizzare e contestualizzare il materiale scelto
Bisogna rendere coerente ogni articolo con quello che è lo stile del vostro blog e, soprattutto, aggiungere il vostro valore all’articolo che state condividendo. Anche perché se ricopiate un articolo, i vostri lettori penseranno automaticamente “Sì’, l’ho letto uguale sul sito del tal giornale, cosa mi da in più aver letto la stessa cosa qui?” - Distribuire i contenuti
E per questo punto, vi rimando agli articoli delle due settimane precedenti “Content is king, distribution is Queen” e “God save the Queen”.
Ricordatevi che la content curation è importantissima, quindi non lasciatevi spaventare da quella che sembra una mole incredibile di lavoro e iniziate a lavorarci, vedrete che piano piano diventerà un lavoro automatico.
Dimenticavo: se condividete un contenuto altrui non modificato citate sempre la fonte!