Dopo averlo scritto è indispensabile ottimizzare un articolo su WordPress per fare sì che esso compaia nei primi risultati forniti dai motori di ricerca per le parole chiave rispetto alle quali si vuole essere trovati.
Fondamentale è conoscere la SEO (Search Engine Optimization) e utile può essere installare un plugin SEO con cui configurare i post nel migliore dei modi. Sul web se ne possono trovare di vario tipo: WordPress SEO by Yoast e All In One SEO Pack sono solo due tra gli esempi più affidabili e più facili da installare e da utilizzare, ma la scelta può cadere anche su altre soluzioni. Dopo che il plugin SEO è stato scaricato e installato, esso aggiunge dei nuovi campi nella parte bassa della pagina, dopo l’editor, in cui vanno inserite le parole chiave e la descrizione del post.
Come si può facilmente immaginare, per ottimizzare gli articoli in maniera corretta è indispensabile ricercare e individuare le giuste keyword. Anche in questo caso ci si può far aiutare con degli strumenti SEO, anche da parte di Google: tool che consentono di verificare i volumi di ricerca e il comportamento della concorrenza rispetto a specifiche parole chiave. Ovviamente, è bene non eccedere con il ricorso alle parole chiave, per evitare di farcire i post come un panino con troppi ingredienti: proprio per questo motivo può essere utile anche impiegare dei sinonimi.
Un’ottimizzazione in ottica SEO non può prescindere, d’altro canto, dalla qualità: i post, per poter essere “apprezzati” dai motori di ricerca, devono essere scritti in modo scorrevole, senza errori ortografici e in modo tale che diano informazioni concrete e che presentino contenuti realmente utili a chi li legge. Devono essere progettati e realizzati non nell’ottica dei motori di ricerca, ma per gli utenti. Bisogna poi ricordandosi di inserire la parola chiave più importante nei meta tag title e description, nel permalink (vale a dire nell’url del post), oltre che in un tag h2, nelle prime righe del testo e più volte nell’articolo stesso.
Vale la pena di precisare che l’ottimizzazione di un articolo in WordPress non riguarda unicamente i contenuti scritti, ma anche gli elementi che li accompagnano: per esempio, è necessario ottimizzare le immagini che corredano il post. In questo caso sono molti i fattori ai quali è bene prestare attenzione: la descrizione, che deve precisare il contenuto dell’immagine in modo conciso; l’attributo “alt”, che è una sorta di breve descrizione che include le parole chiave più importanti; la dimensione delle immagini, visto che più le immagini sono pesanti e più una pagina richiede tempo per caricare; e, ovviamente, il nome del file, che deve essere composto da parole separate da un trattino e possibilmente includere la parola chiave più importante.
Un aspetto rilevante è proprio quello della pesantezza delle immagini, che diventa sempre più centrale vista la diffusione dei dispositivi mobili: se può risultare fastidioso essere costretti ad aspettare diversi secondi per il caricamento di una pagina mentre si è comodamente seduti al computer davanti alla scrivania, un’attesa di questo tipo diventa ancora più intollerabile se si sta usando uno smartphone. In mobilità, ovviamente, si ha poca pazienza: se un sito carica troppo lentamente, l’utente è indotto ad andarsene, con conseguenze negative.
Insomma, per ottimizzare un articolo su WordPress sono molti gli accorgimenti da mettere in pratica e gli aspetti a cui va prestata attenzione: è importante ricordarli tutti, per evitare che l’efficacia di alcuni “trucchi” e di alcune tecniche sia compromessa dall’inefficacia di una dimenticanza o di una distrazione.