Avete deciso quale sarà la vostra brand strategy per il 2016? Vorrei aiutarvi a semplificare il lavoro perciò vi suggerisco 5 tool che potrebbero fare al caso vostro.
Prima di iniziare vi consiglio di leggere anche “Consigli e spunti di riflessione per la tua brand strategy”, articolo scritto qualche tempo fa, che vi aiuterà a porvi qualche domanda sulle strategie che avete in mente. Fatto? Bene, inizia la carrellata!
1. L’immagine su web con Canva
Strumento magico, perché vi permette di arrangiarvi in molti dei lavori di grafica quotidiana, non sostituisce il vostro grafico però.
Utilizzatelo per tutte quelle attività che non vadano ad impattare troppo sulla vostra immagine. Chiamate il web designer di fiducia quando si tratta di fare sul serio.
Ci sono professionisti che sanno usarlo con maestria e preparano grafiche meravigliose. Credetemi, non sarà il caso vostro… ad ognuno il suo mestiere. Di certo è un grandissimo aiuto, guardate qui:
2. Preparare le proprie foto con Fotor
Tutte le immagini del mio sito sono state ritoccate e ritagliate con questo programma. È semplicissimo da utilizzare, offre tanti effetti speciali a portata di click ed è provvisto di funzione collage, oltre alla possibilità di applicare delle modifiche in batch.
Risparmiare tempo è uno degli obiettivi primari di chi si occupa di personal branding.
3. Scegliere con cura parole e hashtag con SocialBearing
Inutile parlare di cose che non hanno valore se vogliamo farci conoscere. Avere sempre un’idea di quanto viene seguita una certa parola prima di lanciarci nella scrittura del nostro post, è fondamentale. Qui potete capire cosa sta succedendo nel mondo di Twitter in un periodo di tempo definito.
L’esempio che vi riporto è per la keyword SEO, è importante capiate quante informazioni potete ottenere richiedendo un’analisi.
Vedrete che vi sarà utile a 360 gradi. Sicuramente ogni social ha le sue peculiarità ma, le parole con cui si comunica, alla fine, devono essere legate fra loro. Le trovate qui e le inserite nel vostro cloud di keywords.
Evitate di essere scoordinati quando esprimete un concetto. Decidete un vocabolario che vi identifichi e che, al tempo stesso, aumenti le probabilità di essere trovati.
4. Hemingway e la possibilità di scrivere facile
È per gli inglesi ma potete usarla per l’italiano. Non funzionerà al pieno delle sue funzionalità, ma vi aiuterà a trovare gli errori legati alla punteggiatura.
Suggerimento di utilizzo: scrivete per un periodo direttamente nell’editor e successivamente copiate i testi dopo averli scritti su un semplice file word.
Avrete indicazioni sulle frasi HARD da leggere e quelle meno difficili. Si baserà, visto che non capisce la nostra lingua, sulla lunghezza e la punteggiatura.
Vi eviterà di uscire con articoli incomprensibili e io spero sempre qualcuno mi dia il link di un suo fratello gemello che mangia pizza e suona il mandolino!
5. IFTTT per velocizzare la diffusione di contenuti
Non devo dirvelo io che dietro ad una condivisione non è detto ci sia una persona, vero? Ci sono sistemi che vi permettono di condividere contenuti senza farlo fisicamente. Ed è proprio quello che ci offre questo tool: ha dei difetti, ma dopo averne provati altri, direi che attualmente è quello che mi ha dato maggiori soddisfazioni.
E così, potete fornire delle regole e senza battere ciglio lo sharing sarà immediato. Es: “Se pubblico un post su facebook tu ripetilo su twitter” oppure “se aggiungo un’infografica su Pinterest falla apparire anche su Linkedin”.
Consiglio: quando preparate gli IF – THEN siate attenti ai risultati nei giorni successivi, non è perfetto!
E ora buon lavoro e spero abbiate voglia di venire ad aggiungere altri 5 tools per la vostra brand strategy.
Buon #SEOSPIRITO a tutti!