F-Secure ha stabilito con precisione cosa vogliono gli utenti da un sistema di cloud computing: elevati livelli di protezione e di sicurezza.
L’indagine ha circoscritto le 4 principali preoccupazioni che oggi turbano i fruitori di tali servizi: paura di minacce informatiche varie (virus, trojan, malware), condivisione non autorizzata di documenti personali e aziendali, uso improprio di dati personali, violazione della privacy e diffusione di foto, video ed e-mail privati.
Il recente attacco informatico a Dropbox non ha fatto che accentuare questi dubbi.
F-Secure ha condotto questa ricerca in 14 paesi industrializzati, tutti dotati di connessione a banda larga: Francia, Regno Unito, Germania, Svezia, Finlandia, Italia, Spagna, Olanda, Belgio, Stati Uniti, Canada, Brasile, India e Giappone.
Cosa pensano i nostri consumatori? Gli italiani considerano prioritari backup automatico e protezione da malware e virus. Infatti, solo il 63% degli intervistati esegue regolarmente un copia manuale dei file, e solo il 59% è stato in grado di recuperare i dati persi in precedenza.
La percentuale restante, per negligenza o altro, dimentica di creare un archivio di riserva dei propri contenuti: questo significa correre il rischio di perdere definitivamente tutti i documenti.
Sicurezza, prestazioni, innovazione e stabilità di un sistema saranno i criteri che in futuro influenzeranno maggiormente gli utenti nella scelta di un data hosting provider. A tal proposito, il 61% degli intervistati ha dichiarato di fidarsi solo del proprio fornitore, anziché di Google, Dropbox e altri big similari. Staremo a vedere gli sviluppi.
Una cosa però possiamo affermarla con certezza: il livello di sicurezza dei sistemi cloud e di quelli tradizionali è pressoché equivalente, nessuna differenza particolare che possa condizionare scelte o investimenti IT.