Cloud computing e sicurezza dei dati

Lo scorso dicembre Diigo, un servizio di social bookmarking, si è sentito in dovere di aggiornare la propria home page con un messaggio destinato agli utenti di delicious, il principale concorrente di Diigo nonchè “leader di mercato”, spiegando loro cosa avrebbero duvuto fare per importare i propri dati dalla piattaforma di Yahoo! alla loro.

Buxfer

Come mai tanta solerzia? Poche ore prima una fuga di notizie da un meeting interno aveva colpito il web come uno schiaffo: Yahoo ha intenzione di chiudere delicious perchè poco profittevole.

In molti si sono sentiti male: delicious è un servizio molto popolare, ma soprattutto longevo. Cinque e più anni di anzianità nel web 2.0 sono una vita. Molti utenti (me compreso) della prima ora in tutto questo tempo avevano accumulato migliaia di bookmark nella nuvola, senza MAI esportare i dati una sola volta come backup.

Ovviamente a Yahoo sono persone serie e non chiudono un servizio dall’oggi al domani. Ma al primo al fuoco al fuoco la gente se l’è data a gambe verso Diigo e Google Bookmarks, facendo quasi cadere il sito del primo dal tanto traffico.

Meno seri sono stati i ragazzi della startup Buxfer, un ottimo sito per la gestione della finanza personale su cui migliaia di utenti (me compreso) annotano (annotavano?) ogni giorno con pazienza entrate e spese. I due sono stati assunti da Facebook e hanno smesso di sviluppare il portale. Poi di fare manutenzione. Poi di rispondere alle mail. Lentamente, mese dopo mese Buxfer ha accusato una certa lentezza, per poi interrompersi sempre più frequentemente. Il giorno in cui anche gli aggiornamenti via mail (molto comodi per registrare le spese on the go) hanno cominciato a fallire, ho pensato di backuppare. 4 giorni dopo i server crollavano e il sito rimaneva offline per due settimane, salvo tornare online dopo una migrazione che a molti è costata la perdita di mesi di dati.

Al che gli sviluppatori vuotavano il sacco, confermando che Buxfer non ha futuro, e che se era ancora online era per non abbandonare gli utenti. Che forse, però, una comunicazione un po’ più tempestiva l’avrebbero meritata e gradita.

Tutto questo per sottolineare l’importanza del backup sistematico di tutti i servizi online a cui affidiamo dei dati che riteniamo rilevanti, siano essi bookmark (delicious), documenti (GoogleDocs), foto (e a Yahoo scoppia un incendio e perdono le MIE foto???) o quant’altro.

Senza dimenticare il vostro blog. Avete fatto i tirchi preferendo pagare per un servizio di hosting alla buona? Ma al backup ci avete pensato?

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