Anche quest’anno si è svolto a Milano l’ecommerce forum, organizzato dal consorzio Netcomm, l’ente che si occupa dello sviluppo del commercio online nel nostro paese. Il forum, come ogni anno, è un’occasione per analizzare gli ultimi dati disponibili, per fare il punto della situazione sul commercio elettronico in Italia e per aggiornarsi sugli ultimi trend direttamente dagli esperti del settore.
La giornata era divisa in due parti: al mattino diversi importanti relatori hanno esposto statistiche e relative analisi sullo stato dell’ecommerce italiano mentre nel pomeriggio le presentazioni si sono divise in tre diverse sessioni dedicate a diversi aspetti della vendita online e sopratutto ai diversi strumenti di marketing a disposizione delle aziende che vogliono aprire e sviluppare il proprio sito ecommerce.
Vorremmo qui fare un nostro personale riassunto delle informazioni e delle analisi raccolte durante tutti gli interessanti interventi del convegno.
I dati
I dati dicono che il commercio online italiano nel 2009 ha fatturato poco più di 5,8 miliardi di Euro con un calo del 2% rispetto all’anno precedente.
-2% di fattuato a fronte di un +11% degli ordinativi fatto che dimostra che, nonostante la crisi ed il conseguente calo dello “scontrino medio” per ordine, il commercio online è sempre più diffuso e in crescita fra i navigatori.
Il divario fra la gli eshopper italiani e la media europea è ancora molto elevato: solo il 12% degli utenti di internet ha dichiarato di aver acquistato online almeno una volta contro il 42% degli europei. La crescita degli acquirenti online è invece in linea con la media europea, circa +12%, trend che ovviamente non farà altro che aumentare sempre di più il divario fra noi e i nostri vicini.
Un’altra notevole differenza fra noi e l’Europa risiede nella tipologia di acquisti che vengono effettuati online: i due terzi delle transazioni italiane riguardano servizi mentre solo un terzo riguarda l’acquisto di prodotti. Le percentuali europee sono circa l’opposto. Dati che ci costringono a riflettere in merito alle nostre infrastrutture di supporto all’ecommerce ed in particolare alla nostra rete di supporto logistico per quanto riguarda le consegne.
Un trend interessante è quello che dimostra che la soddisfazione degli acquirenti online è alta: chi acquista una volta online è molto probabile che continui a farlo. Un dato molto positivo a riprova dell’affidabilità di coloro che vendono in rete.
Le motivazioni
Quali sono le motivazioni che spingono all’acquisto online e quali invece le barriere che ne ostacolano la diffusione?
A sorpresa non è il prezzo la variabile che ci spinge maggiormente verso l’acquisto in rete. La comodità logistica, intesa come possibilità di ordinare e ricevere direttamente a casa i propri acquisti, e la sicurezza intesa come possibilità di effettuare un acquisto informato e più consapevole risultano essere le due motivazioni principali.
La scelta del sito e, quindi, dei prodotti da acquistare è invece principalmente dovuta alla sua notorietà, alle recensioni relative al negozio che si possono trovare online e alla qualità delle informazioni che sul sito stesso è possibile trovare.
Gli ostacoli più grandi, le barriere che ancora bloccano il primo acquisto degli utenti sono principalmente la mancata possibilità di “vedere e toccare” con mano il prodotto, prima di acquistarlo ed il contatto diretto con il commerciante. Ostacoli che potrebbero essere aggirati con intelligenti politiche di post-vendita e di supporto alla vendita.
Le previsioni
I dati del primo trimestre 2010 e le previsioni per il resto dell’anno sono molto positive. Dopo l‘annus horribilis 2009 si stima un crescita dell’interno mercato online in linea con quella degli anni precedenti. I primi tre mesi indicano (a consuntivo) un +16% del fatturato ed una crescita di tutti i settori trainanti (turismo, editoria, tecnologia, assicurazioni). Le stime per la fine del 2010 parlano di un netto +15%.
L’analisi
Tutti i relatori, nei diversi interventi, hanno sostenuto in modo convinto che l’ecommerce, anche in Italia, è ormai una realtà solida. La multicanalità, ovvero la possibilità di acquistare prodotti e servizi online ed offline, è qualcosa che rientra ormai nella nostra vita di tutti i giorni tanto che risulta ormai difficile analizzare i flussi di consumatori. Una buona strategia di vendita deve tener conto di questa “novità”.
Tutti concordano che l’ecommerce in Italia è in buona salute e in crescita, ma che ancora deve compiere un salto di qualità per portarsi in linea con nostri vicini europei. L’analisi di come effettuare questo salto, a nostro parere, si è divisa in due fra chi sostiene che sono le infrastrutture, ed in particolare la nostra rete logistica e la diffusione della banda larga, a limitarne la diffusione, e chi sostiene che sia l’offerta la più grande limitazione. L’ecommerce italiano sarebbe in mano a pochi grandi player, concentrati in pochi grandi settori merceologici, che da soli fanno girare la maggior parte della nostra economia online.
Infine, molto interessanti risultano i dati relativi all’ecommerce Mobile. L’Italia risulta ai primi posti al mondo per numero di Smart Phone venduti e per qualità delle rete mobile. Sempre più utenti sfruttano i propri telefoni per reperire informazioni e per acquistare prodotti. Anche grazie a nuove applicazioni come Goggle per Android saranno sempre di più gli utenti che sfrutteranno il proprio telefono per gli acquisti. Un trend che occorre assecondare e sfruttare per non rimanere indietro.
Sul sito del Forum potrete trovare e scaricare molti documenti e statistiche.