Le nuove frontiere della comunicazione digitale online (espressa soprattutto nel concetto di web 2.0) permettono agli utenti di usufruire di strumenti tanto semplici ed intuitivi, quanto avanzati.
Non stiamo parlando solo di semplice navigazione online: parliamo di mezzi e tecnologie utili a creare e diffondere informazioni,
“We’ve built Caffeine with the future in mind”. Quando una frase come questa compare alla fine di un post su uno dei blog di Google… c’è da crederci. Qualche giorno fa Google ha annunciato la pubblicazione del nuovo motore di indexing “Caffeine” che provvederà agli utenti contenuti internet in modo più veloce rispetto al motore precedente.
Alcuni giorni fa, durante una piccola pausa lettura, stavo leggendo un post redatto su html.it: parlava dell’ottimizzazione dell’esperienza utente nell’utilizzo delle nuove tecnologie rese disponibili con i CSS3. L’episodio portato ad esempio si riferiva ad un “background: fixed” su Firefox.
Questa settimana si è parlato del nuovo servizio di Google per la distribuzione dei font. Credo, ne sono certo, che oltre ad aumentare le potenzialità di design a nostra disposizione si ritornerà ad uno spietato abuso in ambiente amatoriale un po” come agli albori del web. È inutile rammaricarsi per la naturale evoluzione di una tecnologia, se deve accadere, spero che una altrettanto rapida evoluzione della cultura visiva del pubblico fruitore possa arginare il problema.
Purtroppo non ho potuto partecipare al WordCamp di sabato scorso, ma ho letto con piacere alcuni post sull’evento.
Gli interventi della giornata li trovate sul sito. Io ho gradito tre presentazioni fra le tante che ho potuto leggere sui diversi blog.
La mail è ormai da tempo il metodo principale la comunicazione fra aziende. Offerte, Fatture e richieste di ogni genere vengono ormai gestite attraverso la posta elettronica. Per questo occorre gestire la posta aziendale in modo corretto, tenendo presente alcune regole fondamentali soprattutto per quanto riguarda la privacy.
Ieri Google ha annunciato il lancio di un nuovo progetto per gli sviluppatori web, in grado di ridurre le barriere di adozione dei webfont.
Il servizio in questione si chiama Google Font Directory e permette di utilizzare 18 webfont messi a disposizione tramite i server ad alta disponibilità di Google in modo rapido e semplice, sollevando lo sviluppatore dalla gestione delle incompatibilità tra browser o dal dover convertire i font nei diversi formati.
Siamo ancora troppo giovani.
Io e la mia generazione siamo ancora troppo giovani per pensare al nostro futuro, diciamo… dopo di noi. Siamo anche, però, la prima generazione che sta sfruttando tutte le potenzialità del web nella sua versione 2.0.
Cosa succederà a questa nostra, ormai fondamentale, porzione di vita quando, ahimé, non ci saremo più?
<img class="alignleft" style="margin: 0pt 10px 10px 0pt" src="../wp-content/uploads/2010/05/favs.gif" alt="favs" width="190" height="140" />E' sempre l'ultima cosa che mi viene in mente di fare: creare la <strong>favicon per un sito web</strong>.
Eppure, essendo un tab-maniaco con una media di 5/10 tab aperte contemporaneamente penso che la favicon sia una delle cose più utili nel riconoscimento della pagina in quella giungla di linguette.
Sperando che smetta di piovere, vi segnalo due eventi assolutamente da non perdere (lavoro permettendo!) a Milano la prossima settimana. The Hub Milano ospiterà Martedi
Nella guerra dei social network ci sono dei chiari vincitori. Così, se Facebook è sinonimo di svago, il business social network per eccellenza non può che essere LinkedIn.
Con i selettori CSS più avanzati è possibile finalmente abbandonare la tecnica sliding doors applicata ai link per avvicinarsi ad un metodo più semplice e meno accrocchiato. Vediamo come creare un bottone ridimensionabile in larghezza da poter utilizzare più volte nel nostro sito.
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