Diritto d’autore e delle comunicazioni in rete. Materia ostica, delicata. Materia da qualche mese sotto i riflettori, in ragione del provvedimento che dal prossimo mercoledì 6 luglio potrebbe dettare nuove regole e assegnare ampie deleghe di tutela all’Autorità Garante per le Comunicazioni. Contro Agcom e il pacchetto di modifiche non mollano però la presa i diversi oppositori, privati cittadini, studi legali, e associazioni come Agorà Digitale, Altroconsumo, Adiconsum, Assonet, Assoprovider.
Lo scenario digitale sta per imporsi prepotentemente a livello internazionale, ma l’Italia viaggia come una cicala, e rischia delle pesanti ripercussioni. «Siamo sull’orlo della retrocessione in serie B. Questo potrebbe precludere all’Italia la possibilità di estendere alla banda larga il servizio universale». L’ allarme è arrivato da Corrado Calabrò, Presidente dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, intervenuto in Parlamento per presentare il quadro generale del Paese in questo settore.
Quasi la metà delle aziende italiane trova nuovi clienti e opportunità di business attraverso social network, blog e microblog online. Così riferisce uno studio firmato Regus, azienda fornitrice di spazi per ufficio, dopo aver interrogato ben 17.000 manager e imprenditori da 80 paesi. Ne è emerso un dato semplice ma significativo: Facebook, Twitter & Company rappresentano un’opportunità per moltissime realtà imprenditoriali, aumentate dal 38% del 2010 al 48% del presente anno.
In Italia costa cara, davvero cara la scarsa formazione a livello informatico della Pubblica Amministrazione. Ogni anno, a causa di questo problema, le casse pubbiche perdono ben 205 milioni di euro, il 12% della produttività. Questi i dati emersi dalla ricerca realizzata da Aica (Associazione italiana per l’Informatica e il Calcolo Automatico) in collaborazione con la Scuola di Direzione Aziendale dell’Università Bocconi di Milano.
Il futuro pone gli operatori telefonici di fronte a un percorso già tracciato: passare gradualmente alle reti quarta generazione, o altrimenti l’intero sistema rischia di andare in tilt. 4G è la parola d’ordine per un nuovo corso che sarà sempre più dominato dalle richieste di banda larga mobile, utile a mettere in comunicazione immediata le persone, ma anche gli “smart objects”, oggetti pensanti dotati di cervelli cibernetici, in grado di interagire tra loro e con la rete.
Chi di noi oltre a sviluppare ha a che fare con clienti conosce bene l’importanza di poter argomentare le proprie scelte verso un certo tipo di soluzione con dei numeri a supporto. Vediamo alcune statistiche che ci potranno essere utili nelle trattative con i nostri clienti.
Contro la legge che impone ai blog il diritto di replica entro 48 ore
Come anticipato nel tutorial dedicato all’analisi del processo di installazione di Magento, proseguiamo la nostra discussione affrontando ora il problema dell’impostazione del pacchetto della lingua italiana per personalizzare i testi del nostro e-commerce che, appena installato, risulterà completamente in lingua inglese.
Occorre fare un po’ di chiarezza in merito ai servizi di posta elettronica certificata sopratutto in seguito al nuovo servizio lanciato dal ministero della Pubblica istruzione. Il servizo gratuito del Ministero, inaugurato verso la fine del mese di Aprile non è, in realtà, come erroneamente pubblicizzato ovunque, un servizio di Posta Elettronica Certficata ma si tratta in realtà di un servizio ridotto, detto CEC-PAC (Comunicazione elettronica Certificata tra Pubblica Amministrazione e Cittadino).
È passata abbastanza in sordina la notizia che la terza sezione della Corte di Appello di Torino ha modificato la sentenza di primo grado che aveva condannato un blogger valdostano Roberto Mancini.
Nel 2009 la registrazioni di domini di posta certificata è cresciuta del 216%, toccando quota 70 mila, per un totale di oltre un milione e 350 mila caselle complessive (+350%). Anche il numero di messaggi scambiati è cresciuto di più del 40%.
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