In questo tutorial WordPress vedremo come rimuovere dal menu admin le voci indesiderate o non necessarie. Questo tipo di modifica torna utile in primo luogo per la seguente operazione: usare WordPress come un CMS. Infatti, l’utilizzo di questo software come Content Management System puro determina l’eliminazione di tutti i menu item non indispensabili per la gestione quotidiana.
L’upload di file tramite pagine web come, ad esempio, il caricamento degli allegati ad una email, oppure le immagini da caricare in una gallery, ecc…, è spesso tra i pensieri di molti web developers. Durante i primi anni del web, l’upload di file era gestito semplicemente da un form inviato ad un’altra pagina web: il browser ricaricava completamente la pagina impostata nell’action del form. Questo metodo andava, e va ancora, bene per siti semplici o istituzionali nei quali l’invio di form non è l’aspetto essenziale a livello quantitativo per le prestazioni del software. Vediamo qualcosa più sofisticato e moderno, adatto per web applications
<img class="alignleft size-full wp-image-7744" style="margin-right: 10px" src="https://www.artera.net/wp-content/uploads/2011/06/big-g.gif" alt="" width="139" height="142" />Come tanti avranno notato da ieri sera 28/06/2011 e <a href="http://googleblog.blogspot.com/2011/06/evolving-google-design-and-experience.html">come dichiarato sul blog ufficiale</a>, Google ha iniziato uno dei sue usuali upgrade design della <a href="http://www.google.com">home page</a>. La navigation bar, ovvero la barra in alto contenente la navigazione tra i servizi offerti dal motore di ricerca, è diventata grigio scura.
Dalle dichiarazioni del post dell'azienda di Mountain View, questo non è che un primo passo verso una serie di upgrade dell'esperienza utente che avverranno nei prossimi mesi in alcuni dei suoi servizi.
Non ci sarà più bisogno delle sigle convenzionali, i nomi che caratterizzano gli indirizzi internet potranno finire con qualsiasi parola. Dopo tre anni di discussioni e rinvii la decisione è arrivata: il consiglio direttivo dell’ Internet Corporation for Assigned Names and Numbers, l’organismo no profit che gestisce l’assegnazione degli indirizzi Internet in tutto il mondo, ha votato a favore dei gTLD, i nuovi nomi a dominio generici.
Ritorniamo a parlare di conversione di una proposta grafica in una pagina HTML + CSS funzionale. Di tempo ne è passato, in questo anno tanti strumenti sono cambiati e sono emersi diversi modi di affrontare il flusso di lavoro per ottenere risultati differenti. Sono tuttavia convinto che il metodo di approccio che abbiamo visto nei post precedenti sia ancora un buon inizio per prendere confidenza con gli strumenti.
In questi giorni è uscita la versione 5.0 di Firefox, che aggiunge supporto alle animazioni CSS e miglioramenti all’interfaccia. Ho quindi deciso di dedicare un’articolo a questo browser, per quanto personalmente continui a ritenere WebKit superiore.
Lo scenario digitale sta per imporsi prepotentemente a livello internazionale, ma l’Italia viaggia come una cicala, e rischia delle pesanti ripercussioni. «Siamo sull’orlo della retrocessione in serie B. Questo potrebbe precludere all’Italia la possibilità di estendere alla banda larga il servizio universale». L’ allarme è arrivato da Corrado Calabrò, Presidente dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, intervenuto in Parlamento per presentare il quadro generale del Paese in questo settore.
Quasi la metà delle aziende italiane trova nuovi clienti e opportunità di business attraverso social network, blog e microblog online. Così riferisce uno studio firmato Regus, azienda fornitrice di spazi per ufficio, dopo aver interrogato ben 17.000 manager e imprenditori da 80 paesi. Ne è emerso un dato semplice ma significativo: Facebook, Twitter & Company rappresentano un’opportunità per moltissime realtà imprenditoriali, aumentate dal 38% del 2010 al 48% del presente anno.
Poco sicuri e non adeguati alla gestione delle ultime evoluzioni del web. Google ha deciso, dal prossimo primo agosto chiuderà la porta ai browser più anziani: chi ancora utilizza Internet Explorer 7, Safari 3, Firefox 3.5 o predecessori è avvisato. O provvede ad aggiornarsi, oppure dalla fatidica data non potrà più visualizzare al meglio Gmail, Google Calendar, Talk, Docs e Sites.
Dopo esserci presi una “pausa di riflessione” nello scorso articolo, riprendiamo con lo sviluppo dell’applicazione. In questo appuntamento realizzeremo la pagina di dettaglio di un’inserzione.
In questo tutorial vedremo come aggiungere il pulsante (o bottone) Google +1 a WordPress.
Il pulsante (o bottone) Google +1 è la novità sociale di BigG. Permette di consigliare e segnalare risorse web considerate come interessanti: in questo modo gli utenti avranno la possibilità di migliorare le loro ricerche. Per marcare un sito o prodotto web come “+1” è necessario possedere un account pubblico di Google.
Nel primo post di quest’anno avevamo ipotizzato che il 2011 potesse essere l’anno della diffusione su ampio raggio dell’HTML5 e dell’inizio della migrazione delle informazioni su internet verso il web semantico. Sono già passati 5 mesi e proprio qualche giorno fa i tre grandi motori di ricerca hanno annunciato la collaborazione per avvicinarsi alla definizione di un vocabolario comune così da ottenere pagine web contenenti informazioni strutturate con il corretto markup semantico.
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