Pollice alto per social network, blog e internet. Nei processi di acquisto degli italiani, i nuovi media si stanno sempre più affiancando ai media tradizionali come fonti autorevoli di informazione, e in grado persino di condizionare le scelte finali. Questo l’esito dell’indagine confezionata dalla School of Management del Politecnico di Milano in collaborazione con Mimesi, società del Gruppo Reed Business Information.
Nelle ultime settimane, l’argomento privacy è finito sulla bocca di tutti i soggetti del settore informatico: imprese, privati e istituzioni. Al centro dei dibattiti si situa l’E-Privacy Directive, la normativa istituita dalla Commissione Europea per tutelare i dati personali dei milioni di utenti web presenti nel Continente. Un provvedimento osteggiato dai player del mercato, che vedono nelle restrizioni un limite alle opportunità di business.
Diffondere l’utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, allo scopo di favorire l’innovazione e la crescita economica di un paese, l’Italia, in netto ritardo rispetto ai grandi d’Europa. E’ questo l’obiettivo dell’Agenzia per l’Italia Digitale, ente che secondo le ultime indiscrezioni pare finalmente aver preso forma.
L’argomento cloud computing, oggigiorno, è sulla bocca di tutti, e in termini generalmente entusiastici. Ma davvero il cloud rappresenta la soluzione più adatta e sicura per la gestione dei dati di enti pubblici e aziende? In pochi sinora hanno saputo fornire una risposta a questa domanda. A smorzare l’ottimismo generale è intervenuto nei giorni scorsi il Garante della Privacy, rivolgendo un invito alla massima attenzione.
Digitalizzare è un imperativo sempre più pressante per le imprese italiane. Digitalizzare equivale a dematerializzare, trasportare cioè i documenti da un supporto fisico, cartaceo, a un supporto informatico. Che non occupa spazio visibile, non richiede spese per l’utilizzo, il trasporto e lo smaltimento di carta, e velocizza in maniera esponenziale la trasmissione di informazioni.
Dopo la recente uscita della versione 1.7 di Magento, il nostro team di sviluppo si è subito concentrato sull’implementazione di tutte le possibili migliorie, per rendere Magento compatibile con le esigenze del mercato italiano.
L’obiettivo di questo articolo è fornire una guida esaustiva a tutti i nostri clienti che, con l’acquisto di un pacchetto di Hosting Magento, troveranno già preinstallata la suddetta versione.
L’acquisto on-line sta diventando un costume sempre più consolidato presso gli italiani. Nell’ultimo anno, almeno uno su due ha effettuato “compere” sulla rete, grazie soprattutto ai device mobili, smartphone e tablet. Ottimi strumenti per una comparazione immediata dei prezzi, ma si sa, dalla semplice ricerca di informazioni all’inserimento nel carrello il passo è breve.
In contesti, come quelli aziendali o della pubblica amministrazione, in cui gli strumenti digitali, la sfera social e la multicanalità hanno determinato un esplosione dei dati in circolo, diventa fondamentale trovare una soluzione per una loro gestione sicura, pratica ed efficace. La risposta ha la forma di una nuvola, il cosiddetto cloud computing, un ambiente virtuale in grado di racchiudere tutte le compartimentazioni.
Investimenti sulla promozione digitale, formazione di personale tecnico, creazione di distretti virtuali in luogo di reti fisiche ormai anacronistiche. Sono queste le vie del rilancio suggerite dagli operatori del settore ecommerce per le piccole e medie imprese italiane. Se ne è parlato ampiamente al recente Netcomm eComerce Forum, partendo dalle previsioni statistiche dei ricercatori del Politecnico di Milano.
Per fare buoni affari sul web – un settore che il recente Netcomm Forum ha mostrato essere vivo più che mai – non basta partire da un buon concept. Serve infatti mettere in campo un sito di ecommerce funzionale, facile da utilizzare, ma soprattutto rapido. Non tutti gli operatori ne sono a conoscenza, ma la velocità di navigazione può rivelarsi un fattore determinante per un business di successo.
Correva il lontano 1994 quando in Italia comparvero le prime attività di ecommerce. Ora, nel 2012, il commercio elettronico ha tagliato il traguardo della maggiore età, 18 anni accompagnati da un fatturato di 18 miliardi di euro. In questo lasso temporale si collocano tre momenti importanti di crescita: nel 2000 con il boom delle dot com, nel 2005 con l’ingresso dei retailer che vendono tramite catene distributive tradizionali.
Dinamica e propositiva, ma anche frenata da vincoli strutturali. È un’Italia che viaggia a due velocità quella descritta dagli operatori del settore presenti ieri, mercoledì 16 maggio, al Netcomm eCommerce Forum di Milano. L’evento, giunto alla settima edizione, ha registrato tra gli espositori l’apprezzata presenza di Artera. Si è discusso di numeri, tendenze e previsioni per il commercio elettronico.
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