Ieri Google ha pubblicato il nuovo servizio di ricerca istantanea, chiamato per l’appunto “Google Instant”.
Ha detta di Google, questo nuovo sistema di ricerca permette di far risparmiare 4 secondi a ricerca, che si traduce in un risparmio globale di 11 ore al secondo.
A questo punto mi è venuto un dubbio: se riesco a risparmiare tempo più velocemente del tempo che scorre, potrò tornare indietro nel tempo come Michael J. Fox?
Nonostante le numerose promozioni telefoniche la maggior parte delle persone preferisce i servizi Voip disponibili online per rimanere in contatto con le persone care. Il leader ufficiale in questo settore è sicuramente Skype, ma da qualche settimana si sente parlare di un nuovo nome che potrebbe entrare in concorrenza con l’azienda più famosa del mondo.
Tra i vari content management system sviluppati PHP, le soluzioni per creare forum sono sicuramente tra le più interessanti. Il successo di una community online scaturisce anche dalla composizione e capacità tecnica della piattaforma con cui è sviluppata.
Nella scorsa puntata ci eravamo lasciati con un report minimale, dall’aspetto grafico nel complesso gradevole (abbiamo infatti usato uno stile predefinito) ma decisamente scarso se si esaminano alcuni dettagli. Vedremo quindi come formattare correttamente il nostro documento.
Quando si gestisce un sito web, una delle principali cose da seguire è l’andamento sui motori di ricerca. La posizione di un sito web è fondamentale per rendere un sito famoso o praticamente invisibile, per ottenere ottimi risultati bisogna lavorare sodo in termini SEO e utilizzare strumenti che permettano di vedere chi visita il sito e da dove “arriva”.
Jasper Reports è una libreria open source che consente di creare dei report utilizzando la piattaforma Java. Il progetto è nato per mano di Teodor Danciu nel 2001, per il semplice motivo che a quel tempo esistevano solo soluzioni commerciali molto costose (come l’onnipresente CrystalReports) e eccessivamente complicate.
<img class="alignleft size-full wp-image-4322" title="aaa1" src="https://www.artera.net/wp-content/uploads/2010/08/aaa1.png" alt="aaa1" width="310" height="85" style="margin-right:10px;" />Sempre a causa del mio <a href="https://www.artera.net/it/blog/web/effetto-fuoco-con-canvas-una-demo-old-school">periodo di sperimentazione estiva</a>, mi chiedevo, volendo sviluppare una pagina completa in <a href="https://www.artera.net/it/blog/tag/html5">HTM5</a>, da che base partire. <strong>Esistono dei template</strong> di partenza <strong>che racchiudono</strong> un po' tutte <strong>le necessità</strong> di base insite nella partenza <strong>di una nuova struttura HTML</strong>, meglio se orientata agli ultimi fabbisogni tecnologici?
Con il termine web mashup (mashup in inglese significa poltiglia) si identificano applicazioni web miste, create dalla fusione ed implementazione di informazioni provenienti da siti diversi. I mashup sono dunque una soluzione di sviluppo interessante, utili alla realizzazione di progetti web di una certa complessità che hanno bisogno di mostrare e distribuire informazioni e dati sempre aggiornati. Sono uno dei concetti cardine del Web 2.0.
Nonostante l’indubbia importanza che le scrollbar hanno a livello di user experience, ultimamente mi è capitato di sentirmi frustrato a causa di alcune gallery fotografiche che offrono una scadente gestione dello scorrimento tra gli elementi. Chiaramente, considerare negativo l’utilizzo delle scrollbar sarebbe un errore madornale. Anzi, penso che le barre di scorrimento rimarranno sempre necessarie sul web. Ecco, dunque lo spunto di riflessione che ho considerato: perchè non affiancare alle scrollbar altri metodi di scorrimento per una lista di elementi?
Di tecniche per sfruttare la cache interna dei browser ne esistono molte. La più semplice prevede di impostare una “scadenza” alla risorsa in questione e il browser continuerà ad utilizzare la copia scaricata in precedenza fino a tale data, ma cosa succede quando il contenuto di questa risorsa viene modificato?
In questi ultimi tempo Microsoft ha rilasciato diversi aggiornamenti davvero indispensabili per la sicurezza degli utenti. Nelle scorse settimane è stato rilasciato, in via del tutto eccezionale, un aggiornamento tempestivo sviluppato per risolvere il grave problema di sicurezza appena venuto alla luce.
I provider che supportano gli standard web di Java, cioè servlet e pagine JSP, nella quasi totalità dei casi basano le loro soluzioni su una qualche versione di Tomcat, configurato in modo che sia condiviso fra più utenti e web application. Vediamo come gestire la sicurezza in questa modalità.
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