Scrivere un articolo SEO vuol dire tutto e niente, mi piacerebbe però dare qualche modesto consiglio in materia o almeno fornirvi il mio punto di vista.
Non si viene posizionati per un articolo SEO
Ciò che scrivete si trova in un “recipiente”, generalmente un sito, composto da struttura e contenuti. Tutto è strettamente collegato. Non vi arrabbiate con il SEO copywriter se, con il suo unico articolo, non è al primo posto nei motori di ricerca, valutate l’insieme.
Scrivere in ottica SEO non è da tutti. Negli anni ho letto numerosi e variopinti articoli su come scrivere un contenuto ottimizzato, ognuno dice la sua e poi ci sono alcune “regole” approvate dalla maggioranza. Certo, partire da quest’ultime è fondamentale, ma se volete un lavoro fatto bene lasciate stare e chiamate un esperto.
Porto acqua al mio mulino, forse, ma è soprattutto un tentativo per scoraggiare i clienti all’ormai tristemente nota affermazione “mio cugino…”. Per caso quando il chirurgo è pronto per operarvi, lo sostituite e operate al posto suo? Oppure sapendo che è laureato in medicina è probabile, se non certo, che ne sappia più di voi? Vale anche per gli esperti SEO, ma la laurea in “Ottimizzazione sui Motori di Ricerca” non esiste.
Da dove inizio per ottimizzare un testo in ottica SEO?
Valuto l’argomento e verifico l’alberatura: gerarchia e profondità dei contenuti, parole chiave principali ed eventuali correlate.
Facciamo un esempio pratico senza valutare nessun elemento che non siano i contenuti: Portale Turistico di Roma (questa è una markettata) è il mio sogno poterci scrivere, ci sono nata, c’è tutta la mia famiglia romana, la amo.
Anche se non è propriamente così (lo dico per gli esperti in materia) qui sembrano esserci 3 livelli: “Scopri Roma” > “Itinerari a tema” > “Roma Archeologica”. I primi due sono descritti esclusivamente dalle etichette del menù di navigazione e solo l’ultimo contiene realmente un testo.
E se dovessi scriverle io? Lavorerei un testo generico per il primo livello, suggerendo una lista di attività che portano alla scoperta della Capitale, cercando anche le keywords correlate così da aumentare le combinazioni di query. Non scenderei nel particolare: deve essere una semplice introduzione al catalogo. L’obiettivo è evidenziare lo scopo della sezione, come leggerla, quali sono le notizie racchiuse e farlo in maniera concisa, meno tempo facciamo perdere all’utente meglio è.
Nel 2° livello, entrerei nel vivo, spiegando i temi di ogni itinerario, magari con un elenco puntato, avvisandolo che iscrivendosi alla newsletter del portale potrà conoscere le novità oppure invitandolo a compilare il form contatti per avere altre informazioni. Inserirei dei link interni che portino a navigare altre sezioni del sito, senza esagerare, così da fornire all’utente altre “chicche” sempre relative a ciò che ha scelto. Magari un link ad un bar o un ristorante tipico della zona, così da nominare anche luoghi che completino l’esperienza.
Non state scrivendo un solo articolo SEO ma una foglia del ramo del vostro albero. Questa è la reale complessità: ricordarsi che non è una pagina che vince in SERP, ma l’insieme di pagine della stessa qualità. Se la vostra pianta è un ciliegio, sui rami dovrebbero crescere delle belle marosticane. Dovete preoccuparvi se cadono a terra pure banane, pere, mele fino a ritrovarvi con una macedonia.
Google non sopporta i miscugli, per indicizzare ha bisogno di:
- seguire un percorso preciso;
- non avere dubbi su come indicizzare un contenuto;
- fornire un risultato “secco” e univoco.
Più i contenuti seguono un filo logico, hanno caratteristiche simili rispetto al contesto e rispettano le gerarchie (dal generale allo specifico), maggiore è la probabilità di avere soddisfazioni in termini di posizionamento.
Come scrivere un articolo SEO, per me, significa “come ottimizzare una pagina perché il mio sito voli più in alto possibile”. Esperti del settore la vedete come me? Signor Amministratore Delegato, spero un giorno mio cliente, ora capisce perché non è facile come sembra?
Buon SEOSPIRITO!