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Sergio Ravera

Cresciuto in una tradizione familiare di commercianti, il mio spirito imprenditoriale mi ha spinto a lanciare il mio primo e-commerce nel 1998. La mia visione e dedizione hanno portato, nel 2002, alla fondazione di Artera, oggi un brand di riferimento nei servizi di cloud hosting premium managed. Guido come Amministratore Delegato la DHH Switzerland SA, parte del gruppo internazionale DHH S.p.A., quotato alla Borsa di Milano con il codice di riferimento (AIM – ISIN: IT0005203622). È sotto questo marchio che il brand Artera continua a crescere e prosperare. Oltre al mio impegno nel mondo aziendale, sono un ricercatore attivo nel campo delle nuove tecnologie, sempre affascinato dalle novità d’avanguardia nel settore.

Artera sponsor dell’eCommerce Forum

Sarà presente anche Artera alla settima edizione dell’Netcomm eCommerce Forum, il più autorevole evento dedicato al commercio elettronico, in programma giovedì 16 maggio a Milano. Tra i padiglioni del Mico – Milano Congressi di via Gattamelata la nostra azienda presenterà i propri servizi dedicati al software Magento, il CMS più utilizzato per la realizzazione e gestione di strumenti ecommerce.

Giornali sul web: notizie “socialmente” condivise, fan interattivi

“Condividere” sulle pagine dei social network è divenuto il metodo più efficace per diffondere notizie, informazioni, gusti e interessi. Le utenze private lo hanno capito da tempo, appare invece più lenta la conversione delle testate giornalistiche alle nuove abitudini. Almeno così ci dice il campione d’indagine scelto da Blogmeter, società di analisi dei social media e del passaparola online.

New Deal Digitale, Confindustria insiste sulla detassazione

Entro il 2015, un cittadino comunitario su due e una Pmi su tre effettueranno compravendite online, con una diffusione crescente del mobile payment, ovvero l’abitudine ad effettuare acquisti tramite smartphone e tablet. Sono queste le previsioni tracciate dall’Unione Europea in tema di commercio elettronico, per la presenza sempre più forte delle nuove tecnologie e la crescente attenzione dei consumatori per i prezzi dei prodotti.

E-commerce, le aziende italiane ora puntano ai mercati esteri

Non conosce crisi il settore del commercio elettronico, che invece continua a ritoccare verso l’alto i dati di fatturato. Merito di una nascente e fervente scena nazionale, il cui potenziale potrà ulteriormente crescere nei prossimi anni. Ma i competitors del Belpaese non si accontentano, e iniziano a guardare anche verso l’estero, così riferisce l’indagine realizzata da Adobe Systems insieme allo Studio Casaleggio Associati.

Imprese, i manager italiani promuovono i servizi cloud

Il cloud computing sarà uno strumento fondamentale per il successo delle aziende nei prossimi mesi. A sostenerlo è il 99% dei Cfo intervistati per conto di Google Enterprise Italia. La scelta di porre al centro dell’indagine i responsabili finanziari delle aziende non è certo casuale, perchè queste figure già ora rappresentano parte integrante dei processi decisionali che portano all’utilizzo di soluzioni ad hoc all’interno delle imprese.

Progresso digitale, l’Italia costretta a inseguire

Ritardi ciclopici nell’istruzione e nell’innovazione, evidente debolezza dell’iniziativa del Governo e delle autorità regolamentari nel promuovere un “volano” imprescindibile per la competitività. Risultato? L’Italia si mostra un paese poco vantaggioso per gli investimenti nel settore digitale. Per la precisione, il Bel Paese al momento naviga intorno alla 48esima posizione mondiale nella classifica stilata da tre enti.

I manager puntano sulle potenzialità cloud

Entro il 2015 raddoppieranno le aziende che ricorrono alla tecnologia cloud computing, via via che i business leader sfrutteranno la rapida disponibilità dei dati e la crescente popolarità dei social media. È quanto sostiene un nuovo studio pubblicato da IBM, secondo cui i competitor che seguiranno la scia della “nuvola” digitale avranno un vantaggio significativo nella corsa all’introduzione di nuovi prodotti e servizi.

I media italiani rimangono a galla grazie al “nuovo” internet

Se il mercato italiano dei media segna una generale tendenza al ribasso (-1% a 16,7 miliardi di euro), questo è dovuto alla crisi soprattutto dei tradizionali strumenti di diffusione, ovvero stampa e radio. Dall’altra parte c’è infatti un mondo, quello dei new media, in forte ascesa. Smartphone, tablet, connected tv, social network e telefonini hanno fatto registrare un +7% che sicuramente può confortare.

DigItalia, l’informatica diventerà di uso comune per tutti gli italiani

Dalle promesse si sta passando ai fatti. Verrà discusso entro giugno il decreto legge “DigItalia”, lo strumento che il Governo Monti vorrebbe utilizzare per lanciare definitivamente lo sviluppo del digitale nel Belpaese. Il comparto di 101 iniziative sarà una sorta di summa delle proposte emerse dalla famosa “cabina di regia” dell’Agenda Digitale che ha il compito di trovare idee e soluzioni per digitalizzare l’Italia e rispettare gli impegni dell’Agenda Digitale Europea.

Indici in forte crescita per i domini .eu

La sigla “.eu” convince sempre di più gli utenti della rete. I numeri parlano chiaro, il dominio rilasciato dall’organizzazione EURid negli ultimi 5 anni ha continuato a registrare un tasso di rinnovo superiore all’80%. Un trend, quello delle registrazioni, che ha messo a segno un +3% nel 4° trimestre 2011, la maggiore crescita dal 1° trimestre 2010. Il dato è valido per 23 dei 27 Stati membri dell’UE e in particolare a Malta, in Austria e in Francia.

Internet 2012, servizi sempre più utili e integrati

In che direzione si muove internet? Quali sono i servizi maggiormente apprezzati e richiesti dagli utenti? Le stime per il 2012 dicono che le direzioni principali sono i social network (di massa e di nicchia), gli strumenti di geolocalizzazione, il mercato mobile, il riconoscimento vocale e i tablet low cost. Grazie a smartphone e tablet, Internet esce sempre più dai computer per avvicinarsi alle attività del mondo esterno.

Cloud, l’Italia al passo con le grandi potenze mondiali

Segnali di risveglio, dal settore dell’Information Technology. Per una volta l’Italia non passa all’onore delle cronache come fanalino di coda o paese costretto a rincorrere affannosamente la scia tracciata dal mondo occidentale. Come rivela lo studio Global Cloud Computing Scorecard di BSA, lo Stivale occupa al momento la terza piazza in Europa – la sesta a livello mondiale – in relazione alle politiche nazionali che favoriscono lo sviluppo del cloud computing.