In futuro gli studenti non useranno più libri di testo, ma tablet, ebook, e altri strumenti digitali. Questa l’indicazione suggerita dal neo ministro della Pubblica Istruzione, Francesco Profumo, che si innesta nella linea di austerity introdotta dalla manovra Monti: meno sprechi, più spazio all’innovazione e alle nuove tecnologie. Dopo le sperimentazioni portati avanti per anni da alcuni istituti, il mondo della scuola italiana è dunque pronto per il grande passo, per uno scenario nel quale l’online dovrà sempre più permeare la nostra vita quotidiana e lo stesso business dell’editoria dovrà prendere atto di trasformazioni strutturali. Capaci di andare ben oltre a semplici prese di posizione, come quelle che hanno portato al limite massimo del 15% di sconto sui libri previsto dalla Legge Levi per contrastare la penetrazione di Amazon e delle librerie digitali nel nostro Paese. Le realtà imprenditoriali del settore dovranno invece rifocalizzare il loro modello di organizzazione: dal libro all’ebook, dal prodotto all’insieme di servizi che possono costituire il valore aggiunto di queste nuove iniziative editoriali.
Riorganizzare la didattica, sfruttare il nuovo potenziale
Il passaggio al digitale significa cambiare la tecnologia a supporto della lettura, ma con essa anche la fruizione e quindi l’offerta editoriale. Le direttrici sono presumibilmente le seguenti:
- maggior multimedialità dell’opera con l’utilizzo di filmati multimediali, di mappe e grafici, di rimandi a elementi che possono essere sempre richiamati online per conferire attualità ai dati;
- maggior interattività, attraverso motori di ricerca e database;
- maggior personalizzazione dello strumento, e spazio all’utilizzo sociale del testo. Valorizzando ancor più il ruolo degli insegnanti e degli studenti.
Le funzionalità offerte da un tablet rispetto a un classico notebook possono essere veramente molte: può declinarsi in un libro di testo, un quaderno, un blocco appunti, uno strumento di precisione grazie ai giroscopi e molto altro ancora. L ’adozione dei tablet all’interno delle scuole elementari, ad esempio, potrebbe diventare un vantaggio notevole per gli studenti. Imparare a familiarizzare con questi strumenti è fondamentale per formare le nuove generazioni (e gli insegnanti) all’utilizzo della tecnologia, nonchè alla trasmissione della conoscenza.
Volumi ottimizzati, risparmio per le famiglie e l’ambiente
Tutti meccanismi che avranno degli effetti migliorativi anche sugli investimenti del mondo dell’editoria. Il digitale è solo agli inizi, con 20mila titoli disponibili in Italia e circa 3 milioni di euro di volume d’affari. La crescente diffusione di tablet ed e-reader delle più svariate tipologie impone al contempo altre riflessioni. I lettori digitali sono un’ottima soluzione per contenere in 1 cm di spessore le migliaia di pagine dei volumi che molti bambini sono costretti a trasportare sulle spalle. Il passaggio dal cartaceo al digitale si tradurrebbe, inoltre, in una contrazione dell’utilizzo di carta, con vantaggi sia in termini ambientali che per quanto riguarda la riduzione dei costi generali delle opere. L’utilizzo esclusivo di tecnologia digitale, infine, porterebbe a un notevole risparmio anche da parte delle famiglie. Un elemento non certo trascurabile, specie in questo difficile momento di crisi economica nazionale.