Togliere Internet Explorer 6 dalla scena. E’ questo l’obiettivo che si pone la campagna di sensibilizzazione avviata nei giorni scorsi, a livello globale, da Microsoft. Il colosso dell’informatica intende chiudere i ponti con il celebre browser, sulla cresta dell’onda da un decennio, ma ormai superato, reso obsoleto dalle evoluzioni brevettate dalla stessa azienda. Che ora intende venire incontro a progettisti e sviluppatori web, costretti a dedicare inutili ore di lavoro intorno ai supporti di IE6, lento, poco sicuro, ma nonostante ciò ancora restio a mettersi da parte.
Conto alla rovescia
E allora? Quale la ricetta per realizzare lo scopo? Il management di Microsoft ha deciso di impiegare una strategia psicologica sugli utenti, avviando di fatto una campagna di marketing diffusa tra siti e social network. Redmond e soci si sono inventati un sito (aperto dalla lapide qui riportata) e un account Twitter dove a farla da padrone è un countdown in cui si invitano gli utenti a liberarsi del vecchio browser.
Numeri contrastanti
I dati, aggiornati a febbraio, tracciano un quadro piuttosto chiaro: il 12% degli internauti utilizza ancora IE6, un dato che tuttavia nasconde abitudini differenti ai quattro angoli del pianeta. Se nei paesi occidentali il superamento è ormai assodato (gli irriducibili ammontano allo 0.7% di Norvegia e Finlandia, al 2.9% negli Stati Uniti, e al 3.3% in Italia), nella caotica Cina, ultima frontiera del progresso, la percentuale si attesta invece al 34.5, segno che il vento del cambiamento – e degli aggiornamenti – è ancora lontano.
Obiettivo 1%, Scalpita il 9
In casa Microsoft nessuno però vuole scoraggiarsi, il traguardo dell’ 1% globale viene considerato una questione solo di tempo. Una volta “tagliata” la bandiera a scacchi, Explorer 6 potrà diventare una priorità di secondo piano per lo sviluppo del corrispondente codice di supporto. In questo modo potranno aprirsi le porte della meritata pensione, lasciando spazio alle “generazioni” più giovani: IE7, IE8, e il nuovissimo IE9, atteso al debutto ufficiale il prossimo 14 marzo. Così hanno deciso Dean Hachamovitch e il Senior Director Ryan Gavin, apparsi in un video per riferire il lieto annuncio.