Project Shield, Google contro gli attacchi DDoS

Project Shield è un servizio gratuito ideato, sviluppato e fornito da Google per la protezione dei siti dagli attacchi DDoS che da qualche anno circola in rete in una ristretta cerchia di tester. Ora Mountain View ha deciso di allargare lo “scudo” ad un pubblico più vasto e selezionato, fatto di ONG (organizzazioni per i diritti umani), siti di informazioni, siti di monitoraggio di elezioni. Insomma a tutta quella serie di soggetti che potrebbero essere un obiettivo sensibile di questo genere di attacchi.

I DDoS (Distributed Denial of Service) sono una diffusa forma di attacco informatico che ha lo scopo di rendere un server, un servizio o un’infrastruttura indisponibile tramite il sovraccarico della banda passante del server stesso. Consistono nel sommergere un determinato server con un numero talmente alto di richieste di connessione tale che tutta la banda diventi occupata. In questo modo il servizio può essere reso instabile o essere messo fuori uso. Ciò comporta naturalmente una perdita di traffico che può costare molto ai siti colpiti.

Piattaforme web di informazione, di ONG, di monitoraggio dei flussi elettorali o di organizzazioni che si battono per i diritti umani sono naturalmente tra gli obiettivi più chiari di questi attacchi informatici che si trasformano così in censure forzate. I DDoS possono essere usati per abbattere i server di quei siti che diffondono notizie scomode, rendendo le pagine indisponibili e bloccando la diffusione delle notizie stesse.

Project Shield è nato per contrastare questo pericolo e la censura online sfruttando la rete di Google. I soggetti con i requisiti giusti potranno fare richiesta per proteggersi utilizzando l’infrastruttura cloud di Google. Siccome è stato pensato come un modo per contrastare la censura forzata, questo servizio non sarà resto disponibile per tutte le altre tipologie di siti.

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