Il Social Media Marketing per il turismo

Uno dei settori che maggiormente seguo è il social media marketing per il turismo. Il motivo? La bellezza dell’argomento.

E così, lavorando per diversi clienti che avevano a che fare con i viaggi, mi sono ritrovata a valutare anche l’aspetto social di questo tipo di attività.

Senza valutare l’impatto del social media marketing non potrei lavorare bene lato SEO.

E ribadirò un concetto che spesso esprimo e sottolineo: “se non capisco come parla l’utente di un determinato settore e non ne uso il vocabolario, sarà un flop”. Voglio dire che i social per il turismo sono fondamentali e se non ne cogliamo le esigenze direttamente da questi strumenti, non potremo scrivere bene.

Visto che ci conosciamo da un po’, sapete che mi piacciono i dati per poter definire un argomento. Ecco quelli di Dojo Design Studio per il 2015.

  • 75% della persone posta su Facebook mentre è in vacanza.
  • 55% dei Travel Brands riesce a farsi prenotare direttamente dai profili social.
  • 52% modifica la pianificazione del suo viaggio se trova qualcosa che non va.
  • 88% legge le recensioni prima di prenotare.
  • 45% dei post di viaggiatori sono composti dalla recensione di attività e attrazioni.
  • 48% dei post di viaggiatori riguarda gli hotel.
  • e non vi riporto le percentuali legate ai blog, ma prometto che ci dedicherò un post.

Di sicuro non posso esaurire il discorso con 600 parole ma, come sempre, lavoriamo a degli spunti di riflessione.

strategia social media marketing

Se vogliamo fare social media marketing per il turismo dobbiamo:

  1. dimenticarci la foga di ottenere risultati;
  2. non mettere le mani sulla tastiera fino a quando non abbiamo pianificato su carta;
  3. formare una persona che si occupi solo di comunicazione attraverso questi strumenti.

Cerco di spiegarmi. Nel web, il turismo, è un settore fortemente competitivo sotto tutti i punti di vista. E non solo, un errore qui è amplificato e genera veramente molti danni. Il lavoro da fare è tutt’altro che banale. Quindi partiamo dalla fine.

Abbiamo una risorsa interna che si occuperà di presidiare i canali social? Non pensate di lasciare tutto in mano ad un’agenzia o un consulente. Noi dobbiamo servirvi per pianificare e supportarvi nelle attività sopra le vostre possibilità.

Passiamo alla progettazione. Tutto dipende da chi siete: struttura ricettiva, operatore turistico, guida? La vostra comunicazione non potrà che essere diversa. Vediamo insieme ciò che può essere comune.

E situazione ideale, online non abbiamo ancora nulla tranne il nostro bellissimo sito. Quindi siate pronti a ciò che dovrete mettere in piedi solo all’inizio:

  • scegliere i competitors oggettivi e vedere come si comportano;
  • capire come veniamo percepiti dall’utente;
  • selezionare materiale che è già possibile utilizzare;
  • costruire gli indicatori di performance;
  • darsi degli obiettivi di medio e lungo termine;
  • valutare quali saranno i profili che vogliamo aprire e perché;
  • preparare il vocabolario della comunicazione (facciamoci cercare per le parole chiave).

social media marketing turismo

Ci siamo, possiamo partire? No, ci manca il piano editoriale e preventivare che siamo nel settore delle stagioni. È Natale tra poco giusto? Mi immagino città innevate, gente che scia, mercatini oppure, diametralmente opposto, viaggi esotici.

E poi, ci rivolgeremo a tutti indistintamente o prepareremo contenuti appositi per categorie di target? Pensate a quante ne possiamo trovare (e non sono tutti):

  • famiglie, single, in coppia, amici;
  • viaggio di lavoro, romantico, svago;
  • itinerante o stazionario;
  • sport, natura, cultura, enogastronomico, tematico.

Ci sono tanti altri fattori a cui tener conto per la preparazione di una strategia di social media marketing per il turismo che funzioni.

Infine, dimenticatevi di avere risultati in 5 minuti, ma nemmeno in una settimana. Continuo a ripetere “Roma non è stata costruita in un giorno“.

Gli utenti sono stanchi di informazioni, dobbiamo conquistarli e non è semplice. A volte è questione di tempo, se siamo sulla strada giusta, in altri casi dobbiamo correggere il tiro. Non significa che si stia sbagliando: è la complessità che gioca a nostro sfavore.

Come sempre, i post finiscono, ma torno presto. Vi auguro buon SEOSPIRITO e grazie per avermi letta!

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