Il CMS Drupal è una piattaforma software modulare che viene distribuita sotto licenza GNU GPL. Si tratta, cioè, di un programma che consente di creare e distribuire siti web dinamici, anche di una certa complessità. Ma quali sono i suoi pregi e i suoi difetti?
In primo luogo, Drupal è in grado di funzionare sui più importanti sistemi operativi, da Windows a Linux, passando per Mac OS X, e con qualunque genere di piattaforma software che sia in grado di supportare il linguaggio PHP (dalla versione 4.3.3 in poi) e il web server IIS (dalla versione 5 in poi), o in alternativa il web server Apache (dalla versione 1.3 in poi).
I webmaster sono soliti apprezzare questo CMS in virtù del suo design modulare, grazie al quale il suo livello core, cioè quello base, mette a disposizione nella sua configurazione predefinita unicamente le funzioni essenziali. Dopodiché, attraverso l’installazione di temi e moduli, il core può essere ampliato con capacità di visualizzazione e funzioni aggiuntive.
Entrando più nello specifico, il core di Drupal include i propri moduli, che vengono sviluppati direttamente dalla comunità e che, in ogni caso, possono essere installati in un’area che non è destinata al core. I moduli di Drupal permettono, tra l’altro, di inserire i contenuti, di catalogarli e di modificarli, ma anche di partecipare a forum, di inserire commenti, di eseguire ricerche, di rispondere a sondaggi e di fornire feed RSS. In più, tra le funzionalità fornite, ci sono anche la localizzazione in lingue diverse dell’interfaccia (l’utente può decidere quale usare), la possibilità di creare menu su livelli differenti della struttura di navigazione, la possibilità di comunicazione tra gli amministratori del sito e gli utenti (e viceversa) e l’impiego di temi grafici pronti all’uso per modificare l’aspetto dei siti.
Per quel che concerne i possibili punti deboli di Drupal, è bene segnalare in primo luogo che l’installazione di questa piattaforma e dei relativi moduli presuppone l’accesso a un database e la possibilità di utilizzare comandi SQL che non tutti i fornitori di hosting mettono a disposizione: ciò vuol dire che, prima di impiegare Drupal, è indispensabile verificare che il proprio server garantisca tali funzioni.
Diversi programmatori hanno segnalato che il CMS non è sviluppato con la programmazione orientata agli oggetti: la questione, in realtà, è controversa, in quanto altri addetti ai lavori ritengono che tanto la programmazione orientata agli aspetti quanto la programmazione orientata agli oggetti possano essere applicate al CMS.
Infine, un’altra critica che viene mossa riguarda la maggiore difficoltà di utilizzo di Drupal rispetto a WordPress o altri CMS. Va detto, a tal proposito, che nel corso degli anni le procedure sono diventate sempre più semplici: per esempio, Drupal 5.0 è dotato di un assistente all’installazione che può essere impiegato con il browser, mentre la sua versione successiva, Drupal 6.0, è stata studiata in maniera specifica per rendere l’installazione più semplice.
In sintesi, i punti di forza di Drupal risultano essere più significativi rispetto alle eventuali mancanze e lacune: inoltre, la community connessa a questa piattaforma è sempre molto attiva, e questo si traduce in un aiuto sempre a disposizione per gli utenti. La stessa community, per di più, sviluppa e mette a disposizione in modo totalmente gratuito centinaia di moduli: tra le funzionalità offerte grazie ai moduli forniti o migliorati dagli utenti ci sono la gestione dei video, le gallerie fotografiche, i sistemi ecommerce, la gestione di servizi di terze parti e le sitemap di Google.