Come incorporare un video in WordPress

La gestione dei video con WordPress è più semplice di quel che si possa pensare: se si ha intenzione di incorporare un filmato in una pagina o in un post tutto ciò che bisogna fare, infatti, è inserire l’URL nel contenuto, avendo l’accortezza di verificare che l’URL stesso non sia cliccabile nel momento in cui si visualizza il post.

Nel caso di un video presente su Youtube, ad esempio, WordPress converte l’URL in automatico in un embed quando si visualizza il post. In realtà, gli auto-embed sono stati automaticamente abilitati a partire dalla versione 3.5 e non è possibile disabilitarli tramite il pannello di amministrazione (a differenza di quello che accadeva prima, quando andando in “Amministrazione” > “Impostazioni” > “Media” era presente un checkbox denominato “Incorporazione Automatica”).

Si può anche decidere di inserire l’URL all’interno dello shortcode [ embed ], con il vantaggio che si ha la possibilità di stabilire una larghezza massima e un’altezza massima. Nel caso in cui WordPress non sia in grado di incorporare l’URL, viene mostrato un link. La caratteristica di incorporamento facilitato, invece, può essere sfruttata tramite oEmbed, un protocollo in base al quale un sito chiede al sito che ospita il video l’HTML di cui c’è bisogno per incorporare il video stesso (in origine, oEmbed era stato progettato affinché non ci fosse più bisogno di copiare l’HTML dal sito con il media e incollarlo sul sito di destinazione).

Secondo un’impostazione predefinita di WordPress, non si può utilizzare qualsiasi URL, ma solo quelli che fanno parte di una whitelist interna: ciò è dovuto essenzialmente a ragioni di sicurezza. I siti dai quali si possono incorporare i contenuti, in ogni caso, sono molti: Blip.tv, Photobucket, DailyMotion, Qik, Instagram, Hulu, Bunkr, FunnyOrDie.com, WordPress.tv, Vimeo, Spotify, Twitter, Viddler, SoundCloud, SmugMug, Scribd, SlideShare, Revision3, PollDaddy, Rdio, senza dimenticare ovviamente Youtube. Chiaramente, si sta parlando di filmati, ma tutti i contenuti possono essere incorporati, dalle foto ai testi, passando per i file audio.

Bisogna sapere, poi, che l’implementazione di oEmbed in WordPress prevede la disabilitazione della funzione di discovery; secondo l’impostazione predefinita di cui si è parlato in precedenza, infatti, ci si può basare solo sulla whitelist interna, in modo tale che venga evitato l’incorporamento accidentale da siti poco affidabili, se non addirittura dannosi. Ciò non toglie che, nel caso in cui si sia esperti e non si abbiano problemi in termini di sicurezza, gli utenti possano comunque incorporare video da altri siti, a patto che abbiano l’abilitazione unfiltered_html. Per fare ciò, però, è indispensabile che venga installato il plugin Enable oEmbed Discovery.

Ricapitolando, inserire un video in WordPress è quanto di più semplice si possa volere, soprattutto dopo la versione 2.9 (prima, infatti, occorreva usare il codice personalizzato estratto dal sito, che a volte necessitava di modificare alcuni parametri di persona). Tutto merito delle API oEmbed integrate, che non hanno limiti, se non relativi ai siti ritenuti non attendibili. Il funzionamento è davvero semplice: dopo che il post è stato pubblicato, WordPress controlla il sito che accoglie il video per cercare il codice oEmbed: nel momento in cui lo trova, l’URL viene convertito nell’output corretto in automatico. Lo shortcode [ embed ] è indispensabile nel caso in cui dentro il post il video sia accompagnato da altri tipi di contenuti (immagini, testi e così via): l’importante è ricordarsi di togliere lo spazio tra le parentesi quadre e la parola embed.

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