Google News Lab, lanciato da poco, è uno strumento voluto per fornire ai giornalisti indicazioni precise sulla creazione di contenuti di qualità facendosi aiutare dal motore di ricerca più utilizzato al mondo.
È utile anche per gli imprenditori, perché li aiuta a capire le dinamiche dell’online grazie ai tool per l’analisi e la reportistica. Un supporto per comprendere i bisogni del consumatore e sviluppare prodotti e servizi sempre più allineati.
È una vera e propria palestra formativa, ci sono differenti funzionalità ed è molto semplice da navigare. La home è studiata per mettere in evidenza i passi che ogni giornalista dovrebbe compiere per diventare uno user esperto. Ogni contenuto è accompagnato da un video tutorial e ha collegamenti alle guide, così da insegnarci davvero a muoverci tra i servizi offerti.
Dalla pagina “Tools” (newslab.withgoogle.com/tools) abbiamo quattro percorsi da seguire e due tipi di navigazione: cliccando nei box atterriamo in pagine che suggeriscono un flusso di processo da seguire per ottenere maggior successo; se scendiamo verso il basso ci viene mostrato un catalogo con tutte le App presenti e loro relativi approfondimenti.
Dal menù principale, invece, veniamo a conoscenza dei programmi e i futuri sviluppi di News Lab che si propone anche come incubatore di idee. Noi però, in questo articolo, ci concentriamo sulle guide formative che può essere utile anche per chi lavora nel web senza essere per forza del settore giornalismo.
Come utilizzare i tool per la ricerca e la diffusione
Impariamo ad utilizzare le svariate applicazioni per ricercare e poter anche veicolare le proprie notizie. Che cosa vuole insegnarci?
- come ricercare contenuti e immagini con il Search;
- raccontare con le Maps aggiungendo avvenimenti oppure, come suggerisce, “disegnare i percorsi in bicicletta preferiti dai vostri lettori”;
- diffondere attraverso differenti canali: Youtube;
- pubblicare le nostre notizie nella sua edicola, accompagnandoci nel percorso di promozione e analisi di ciò che scriviamo;
- trovare fonti per gli articoli negli archivi di Google News e a nostra volta poter inserire il nostro sito in questa applicazione;
- ad interpretare i dati con Public Data Explorer e poterne anche estrarre informazioni per le proprie pubblicazioni (di qualità perché provenienti da fonti autorevoli, dall’Eurostat alla Banca Mondiale): cambiamenti temporali, interesse del pubblico e comparazione tra i fenomeni a seconda delle estrazioni sociali, economiche e culturali della popolazione su web;
- tenere sott’occhio ciò che ci interessa inserendo degli alert che ci verranno direttamente notificati nella nostra mail. Voglio sapere quanto sono citata? Inserisco “Giulia Bezzi” tra i miei avvisi e definisco ogni quanto voglio ricevere la notifica.
- aiutare nella corretta divulgazione dei contenuti forniti dal motore di ricerca: logo, mappe, immagini, grafici.
Fino all’utilizzo del sofisticato “Consumer Surveys” per le ricerche di mercato che ricordo, permette anche di guadagnare ogni qualvolta un lettore interagisce nel tuo sito, rispondendo al sondaggio pubblicato.
Come sfruttare al massimo le potenzialità dei tool di Google
Vista la vastità di informazioni, mediante i passi quasi obbligati dei box attraversati dalla linea bianca che collega le rispettive icone con immagini e call to action associate, ci aiuta a capire quale sia il corretto flusso da seguire per organizzare al meglio il proprio lavoro di reporter.
In “Research” vengono aggregati tutti i contenuti multimediali di studio delle applicazioni ritenute fondamentali per questa fase.
In “Report” ci elenca ciò che può servire per rendere suggestivo l’articolo scritto utilizzando per esempio Google Earth Pro.
In “Distribute”, dalla parola stessa, ci indica la strada per le pubblicazioni efficaci fino alla monetizzazione delle stesse (es. i partner program).
Infine, in “Optimize” un occhio agli strumenti analitici presenti nella piattaforma.
Ammetto che mi fa impazzire l’idea: promozione soddisfando un’esigenza. Mediante la visita guidata in cui il focus è “fare scuola ai nostri clienti” i mostri di Silicon Valley, tornano a rilanciare la loro grande potenza in termine di monitoraggio e influenza sulle masse.
Per chi si occupa di web, a prescindere che scriva per “il Corriere della Sera” o “Repubblica”, è il caso di tenere monitorato questo neonato. Io stessa, nell’esplorarlo, più di una volta mi sono detta “Perché non ho pensato ad utilizzare così questo?” oppure “Bella questa idea, potrei suggerirla a questo cliente”.
E voi, conoscevate Google News Lab? Cosa ne pensate: trovata pubblicitaria o reale fonte di conoscenza?