Twitter Trends: come sfruttare le tendenze del social

Orchestrare una campagna di web marketing negli ultimi anni impone di non poter fare a meno di prendere in considerazione Twitter e i suoi trend: le tendenze del social network dei cinguettii, infatti, costituiscono uno strumento al tempo stesso efficace e semplice da sfruttare per conoscere gli argomenti più in voga.

Il microblog mette appositamente in evidenza gli hot topics, cioè i temi più caldi, in funzione delle parole chiave più usate, ma tale opportunità può essere impiegata anche ricorrendo a trend sponsorizzati: in questo modo, in un box situato sulla sinistra della pagina di ogni utente (al di sotto delle informazioni relative agli account) è possibile fare comparire, tra gli argomenti caldi, anche il nome della propria azienda, o tramite hashtag o sotto forma di parola chiave.

Twitter, dunque, si configura per le aziende come una duplice occasione: da una parte per fare conoscere il proprio nome pubblicizzandolo tra le tendenze, e dall’altra parte per scoprire quali sono i gusti e gli interessi degli utenti, e dunque sapere cosa potrebbe attirare la loro attenzione.

I Twitter trends variano a seconda della posizione geografica e vengono aggiornati giorno dopo giorno: è chiaro che un utente geolocalizzato negli USA vedrà i trend più forti negli Stati Uniti, mentre un utente geolocalizzato in Italia vedrà i trend più forti nel Bel Paese. Chi opera nel web marketing, di conseguenza, ha l’occasione per mettere a frutto i vantaggi di Twitter sia attraverso gli hashtag, sia attraverso argomenti differenti: non è detto che un hot topic dell’Italia possa interessare anche in Francia e, di conseguenza, una eventuale campagna pubblicitaria dovrà soddisfare esigenze diverse.

Ovviamente, il solo studio e la sola conoscenza dei Twitter trends possono risultare non sufficienti per un’azione di web marketing completa ed efficace: un’azienda, infatti, per poter sfruttare le opportunità di Twitter nel migliore dei modi, deve essere presente sul social network anche in maniera attiva. Ciò vuol dire da un lato avere la capacità di scrivere tweet coinvolgenti e non noiosi, in grado di destare l’attenzione dei lettori, e dall’altro lato essere in grado di entrare nel più breve tempo possibile nelle discussioni relative agli argomenti più caldi: sul web la prontezza e la velocità sono due doti fondamentali, e inserirsi in una discussione già conclusa, o comunque destinata a spegnersi, non solo è inutile, ma potrebbe rivelarsi anche dannoso. È importante sapere che i trend cambiano molto velocemente e la fiducia degli utenti nei confronti di un determinato marchio potrebbe abbassarsi nel momento in cui tale marchio si trova a condividere su Twitter un argomento non popolare.

Altro aspetto da non sottovalutare è la pubblicità vera e propria: è necessario, infatti, prestare molta attenzione al rischio di produrre spam. Un’azienda su Twitter dovrebbe pubblicizzare i propri prodotti solo tramite le inserzioni a pagamento – e anche in quel caso dovrebbe comunque cercare un messaggio alternativo, che vada al di là della semplice campagna promozionale – ma non negli altri messaggi.

Ci si potrebbe chiedere, dunque, come si debba gestire un profilo aziendale: la risposta sta nella capacità di far parlare (ovviamente in maniera positiva) della propria azienda senza fare pubblicità diretta, ma suscitando discussioni e conversazioni tra gli utenti, e controllando che i toni rimangano sempre positivi.

Insomma, a partire dallo studio delle tendenze, il web marketing per un’azienda su Twitter assume un’importanza fondamentale. È sempre opportuno ricordare, comunque, che allo stato attuale il social dei cinguettii costituisce ancora una fetta relativamente piccola del popolo del web: questo aspetto non deve essere sottovalutato o si rischia di investire troppe risorse in un ambito non ancora popolare.

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