Cosa accade quando un portale ecommerce non è ben strutturato dal punto di vista dell’usabilità? A spiegarcelo è uno studio condotto da Derek Halpern di Social Triggers che ha sottoposto un portale ecommerce volutamente progettato male a diversi gruppi di 15 utenti comuni, per capire come gli internauti interagissero con le pagine proposte e quali aspetti inficiassero effettivamente l’usabilità durante la navigazione. Dall’esperimento sono emersi risultati molto interessanti che per il 94% riguardano prevalentemente commenti su aspetto grafico, layout e raggiungibilità dei contenuti.
Un’analisi di queste osservazioni ci conduce a comprendere quali siano gli aspetti che bisogna curare meglio su un sito ecommerce. Si tratta di caratteristiche a cui spesso si riserva poca importanza o che vengono completamente trascurate e subordinate ad altri aspetti di progettazione.
Proprio per aiutarci a definire meglio le priorità durante lo sviluppo di un ecommerce, vi suggeriamo cinque aspetti che devono essere curati alla perfezione, per ottenere un sito di vendite davvero accattivante e capace di convertire gli utenti in acquirenti.
Immagini nitide migliorano l’usabilità dell’ecommerce
Iniziamo con il dire che non possiamo permetterci di risparmiare sulle immagini prodotto, che devono essere nitide e ben visibili. Uno dei problemi maggiormente riscontrati dagli utenti che acquista online è quello di ritrovarsi con fotografie del prodotto prive di particolari, di scarsa qualità e a volte così piccole da non offrire giustizia alla merce.
Immedesimiamoci in chi acquista in rete, ricordandoci soprattutto che l’ecommerce, a differenza di qualsiasi altro atto di compravendita, perde l’aspetto della fisicità e alcuni sensi vengono privati dell’opportunità di valutare cosa si stia acquistando. Quanto meno, la vista deve essere preservata da questa menomazione dovuta all’immaterialità delle pratiche ecommerce e quindi dobbiamo fornire agli utenti le migliori immagini, possibilmente molto grandi e in buon numero per carpire tutti i dettagli e la qualità del prodotto che stiamo proponendo.
Contenuti e review rappresentano i consigli del commesso
Per gli stessi motivi fin qui analizzati, anche contenuti e review del prodotto posto in vendita devono essere i più completi possibile. Non dimentichiamoci dettagli tecnici importanti e se possibile aggiungiamo consigli d’uso particolareggiati come le modalità di lavaggio o la vestibilità se si tratta di un capo di abbigliamento, l’affidabilità e la durata della batteria per un dispositivo elettronico e via discorrendo.
I contenuti descrittivi dei prodotti e le eventuali review rappresentano i tradizionali consigli del commesso specializzato a cui i clienti sono abituati quando acquistano offline. Descrizioni scarne e sprovviste delle informazioni utili non fanno altro che spingere l’utente a cercare altri dati altrove sul web, magari arrivando a valutare un nostro concorrente che, per quanto possa proporre lo stesso prodotto al prezzo più alto, risulterà più affidabile per la completezza delle informazioni fornite e quindi verrà prescelto per l’acquisto.
Niente confusione nel negozio ecommerce!
Quante volte, nella vita reale, siamo entrati in un negozio disordinato e ne siamo usciti a mani vuote? Non è un caso che le migliori superfici di vendita siano organizzate in stand, padiglioni, tipologia di prodotti e via discorrendo. L’ordine nelle proposte aiuta i clienti a orientarsi, a scegliere e quindi a effettuare l’acquisto.
E lo stesso vale per gli ecommerce: liste di prodotti infinite e mal organizzate e strutture di navigazione complesse non solo rendono difficile l’indicizzazione del portale, ma confondono i visitatori che non riescono a trovare il prodotto a cui sono interessanti. Inoltre, in queste condizioni, qualora il cliente non avesse un prodotto specifico in mente, non verrebbe neanche aiutato nella scelta di ciò che potrebbe acquistare.
Nel realizzare un ecommerce, per garantirne usabilità, dobbiamo applicare una regola molto semplice e nota ai programmatori IT, che viene riassunta con l’acronimo KISS, “Keep It Simple, Stupid”, traducibile con un “rimani sul semplice, stupido!”. A volte lo stesso acronimo viene anche letto come “Keep It Short & Simple” o “Keep It Simply Smart”, ma alla fine dei conti il significato è sempre lo stesso: bisogna semplificare!
Semplificare la struttura di navigazione significa migliorare l’usabilità ecommerce e permettere agli utenti di raggiungere ciò che desiderano in pochissimi clic. In termini di clic, bisogna anche rispettare la regola dei tre clic: tutti i contenuti dovrebbero essere raggiungibili in un massimo di tre clic dal punto in cui l’utente si trova. Per questo è importante l’implementazione di un breadcrumb, purtroppo sconosciuto a molti portali di commercio elettronico.
Il medesimo concetto deve essere applicato al carrello: le operazioni di acquisto e pagamento devono essere veloci, sia per semplificare i processi sia per evitare che l’utente abbia troppo tempo per ripensarci, affievolendo così il suo desiderio di acquisto.
L’home page è la vetrina del nostro negozio
Come nei negozi tradizionali, le vetrine hanno un valore fondamentale e anche per l’ecommerce la home page è importantissima. Nell’esperienza offline, una vetrina spoglia, con pochi prodotti e, in generale, poco attrattiva non invita il cliente all’ingresso nel negozio e lo lascia scappare via.
Allo stesso modo, nell’ecommerce la migliore usabilità passa attraverso la home page, che deve essere graficamente attraente e ricca di prodotti particolari, capaci di attirare l’attenzione del visitatore e indurlo a esaminare le altre pagine. Non trascuriamo nulla della home page, dalla scelta dei prodotti al modo di presentarli, dai colori ai contenuti, fino alle font scelte.
Il discorso delle font meriterebbe un approfondimento a parte, ma in questa sede ci basti sapere che nella home page e nella pagine interne le font sono di fondamentale importanza, per distinguere e mettere in risalto i prezzi dei prodotti in offerta e gli slogan promozionale, oltre a rendere facilmente fruibili i contenuti descrittivi delle merci.
Velocità è sinonimo di conversione
Infine, dobbiamo verificare che il nostro sito ecommerce sia raggiungibile e visitabile dagli utenti con tempi di caricamento bassi. Siti lenti rischiano di essere abbandonati prima della visualizzazione della seconda pagina. Ne deduciamo che maggiore è la lentezza di caricamento, minore è l’opportunità di conversione.
Per verificare i tempi di caricamento del nostro sito, possiamo farci aiutare Pingdom, che ci offre una valutazione temporale dei tempi di caricamento. Una volta ottenuti i valori numerici del test, dobbiamo interpretarli in questo modo:
- da 0 a 1 secondo: i tempi di caricamento sono davvero eccellenti;
- da 2 a 3 secondi: siamo nella norma, ma possiamo ancora migliorare;
- oltre 4 secondi: abbiamo tempi di caricamento troppo lunghi per cui dobbiamo eliminare gli elementi a lungo download, dobbiamo ottimizzare le dimensioni e la qualità delle immagini e magari dobbiamo cambiare servizio di hosting, affidandoci a soluzioni di alta qualità per un ecommerce davvero efficiente.